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Perversioni di coppia
Data: 04/09/2019, Categorie: Tradimenti Autore: Spettro82
... dovetti far salire il vestito per lasciare che il suo piede sfiorasse la mia figa. Le dita mi scostarono sensualmente le labbra, indugiando con sensuali movimenti sul clitoride. Fingevo di continuare a discutere normalmente, mentre il battito del cuore accelerava mi rendevo conto che il tono della mia voce dava i primi segni del piacere che stavo provando. Notai il ragazzo della coppia al nostro fianco che continuava a fissare con uno sguardo malizioso le mie gambe. La tovaglia nascondeva ciò che Max stava facendomi, ma il vestito e salito talmente tanto da mostrare quasi il culo. Scostai la tovaglia, mentre la sua giovane fidanzata di spalle non si rendeva conto di nulla lo vidi arrossire in volto ed alzarsi con una scusa per andare in bagno. "Bello spettacolo Nicolle, credo sia andato a farsi una sega" Scoppiai a ridere, mentre il suo piede affondava con decisione nella fica che ormai era sensibilissima per il piacere che mi aveva dato essere guardata da un estraneo. "Che ne dici se vado a dargli una mano? tu aspetta qua!" Condurre il gioco e sottomettere la volontà degli uomini che avevo vicino mi dava un piacere intenso e perverso, anche lui come mio marito doveva giocare alle mie regole se voleva cibarsi del frutto proibito della mia fantasia. Tornai dal bagno dopo pochi minuti, sorrisi a Max e appoggiai la mano sulla sua, senti' che era sporca di sborra e mi guardo' con un sorriso ...
... sornione. "Sei un diavolo, splendida ma diabolica.... " Lo conoscevo per il modo scabroso in cui i protagonisti dei suoi racconti tingevano il loro sesso di colori insoliti e sorprendenti, ma riuscì comunque a sorprendermi. "Dammela....." Si portò la mia mano alle labbra, come per un galante baciamano, poi sentii la sua lingua tra le dita pulirmi la sborra dalla pelle, mentre fissava il ragazzo di fronte a noi che fingeva di parlare con indifferenza alla sua donna. "Ora basta, sei un porco ubbidiente e fantasioso, mi hai fatto venire Un altro tipo di fame, paga che voglio andare via subito". Sentivo l'aria fresca della notte estiva accarezzarmi il viso, l'euforia dell'alcol si mescolava con l'eccitazione della mia mente, lo volevo dentro, ma il mio corpo non era l'unica parte di me ad avere appetito. La voglia di esibìzionismo mordeva la mia fica, il vestito ormai era arricciato in vita e Max mentre guidava stava masturbandomi come nessuno aveva fatto da tempo. I miei umori colavano sulle sue dita lasciando una macchia umida sul sedile a testimoniare il primo orgasmo della mia serata. Venni piantandogli le unghie nella mano, le mie gambe si contorsero nell'abitacolo fino a perdere le scarpe che indossavo. "Portami a casa!" Non protesto', intuii la sua sorpresa, dopotutto gli avevo promesso una cena, il resto con me non era mai scontato. Amavo giocare con le aspettative dei miei amanti, ritardare o negargli il ...