1. Soggiogando Ornella


    Data: 05/09/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: alybas

    ... contorcersi nel letto con il vibratore che ormai era un�appendice della sua vagina sbrodolante io ero di nuovo nella sua bocca e questa volta senza alcuna difficoltà ero entrato. Ero deciso a sborrarle l�anima in gola e� quando lo feci Ornella cercò di sputare tutto ma io la costrinsi ad ingoiare quello che le era rimasto in bocca. Anche in questo caso mi disse no, non mi piace così ma intanto aveva ingoiato e da li a montarle le tettone per una spagnola sontuosissima il passo fu brevissimo e mi ritrovai la nerchia avvolta da quelle montagne in cui scomparve letteralmente. Ansimava la porca e stringeva le poppone con le mani. La cavalcata fu strabiliante e lunga lunghissima. Ornella non cedeva di un millimetro e neanche io che ormai ero grossissimo in quella valle e duro come un bastone d�avorio incandescente alla punta. Spingevo e lei si limitava a gemere. Ero furioso sempre più irruento e senza freni inibitori mentre lei chiamava il mio orgasmo lo voleva in maniera spasmodica. Tuttavia non era ancora tempo non sentivo quella prorompente voglia di scaricarema il perverso gusto di dominarla ancora mentre era ormai sfatta e ogni colpo in più superava abbondantemente le tette per arrivare ai confini con il suo collo. Tracimavo, la donna non riusciva più a tenermi irreggimentato e io feci scempio di lei ormai era in mia balia completa non poteva fare nulla e io ...
    ... improvvisamente le venni addosso con lei che urlò e si dibatté come fosse stata infilzata ad un amo. Le inzuppai tutte le tette il volto, la bocca e lei istintivamente venne a succhiare e ripulire tutto chiedendomi se fosse stata brava. Non le risposi ma quando finì di ripulirmi e ripulirsi la costrinsi ad alzarsi e a andarsi a fare una doccia. Poco tempo dopo sentii l�acqua e lei che venne in accappatoio servizievole e sottomessa a chiedere se volevo favorire la doccia con lei. Le dissi di no e lei rimase male. Si asciugò e si rivestì era notte inoltrata la accompagnai alla sua macchina e anche se lei aveva immaginato di rimanere la notte con me la lasciai andare. Mi guardò molto turbata accese la macchina e mentre stava partendo aprii la porta dal lato suo, quello di guida, la feci scendere e poggiata a 90 gradi sul cofano della macchina le infilai di forza le dita nel culo e in fica. Le mi supplico di fare piano ma non fece piano, non feci affatto piano e soprattutto andai profondo molto. Mi supplicò mentre si accartocciava su se stessa vittama delle mie dita gemendo e guendo come una cagna di metterle il pene in vagina ma io non lo feci la feci arrivare senza fine e poi quando all�ennesimo orgasmo� era cotta la spinsi in macchina e la costrinsi a farmi il bocchino finale. Ripulì tutto�stetti attento che ingoiasse e poi me ne andai lasciandole il mio seme in bocca�� 
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