Viola
Data: 29/10/2017,
Categorie:
Etero
Autore: Pitoneee, Fonte: Annunci69
... vivaci.
Viola mi guardò con quel suo sguardo, quei suoi occhi che sorridevano ancor prima che vedere, e quindi, prendendomi la mano, mi disse che era una buona proposta: però, per divertirci al meglio, stavolta avremmo dovuto farlo in macchina, magari da qualche parte particolare, per dare un tocco di vivacità in più alla nostra avventura erotica, affinché potesse davvero essere indimenticabile, esattamente come allora lo fu scopare dentro il garage, mentre tutt’attorno a noi c’era la festa.
Io non mi feci pregare e, una volta raggiunta una piazzola sulle colline, ci fermammo: andammo a sistemarci sui sedili posteriori, dove lei mi sbottonò i pantaloni e, quindi, dopo aver levato pure le mutande, mi fece riprovare la magia di quel pompino di tanti anni fa, che mi sembrò la fine del mondo, esattamente come oggi, con le sue labbra carnose ed umide che si divertivano a stuzzicare la mia cappella, facendomi desiderare qualche cosa di più, come un bel soffocone di quelli memorabili.
Mi spompinò a dovere, dimostrandomi che la sua bocca era soltanto diventando un po’ più esperta di allora, ma sicuramente altrettanto ricca di fantasia e di desiderio, capace com’era di disegnare sulla mia cappella tutte le più belle forme della capacità erotica orale di una donna come lei, che tra l’altro, con le sue belle tettone abbondanti, ora avrebbe anche potuto farmi una spagnola indimenticabile, sicuramente più entusiasmante di quella di tanti anni prima.
Quindi iniziò a spogliarsi ...
... e, mentre io mi sistemavo sui sedili, divaricò le gambe a sufficienza per sistemarsi sopra di me, e farsi leccare la figa in modo voglioso: a me piaceva di brutto giocare con la sua intimità, mi stuzzicava l’idea di sentirla eccitarsi, come allora, e quindi diedi fondo a tutte le mie esperienze per dare il meglio a questa bella figona, la cui figa reclamava tante attenzioni vogliose di uomo, al punto che tra dita, lingua e naso, nonché qualche succhiata di labbra, lei impazziva.
Dopo averla stimolata a dovere, Viola si preparò finalmente a montarmi sopra, con quel suo bel culetto, e fu uno spettacolo vederla fottermi il cazzo con quelle belle spinte vogliose, quelle che mi testimoniavano ancora una volta che lei, per quanto cresciuta, restava pur sempre quella spontanea e vogliosa Viola di allora, quella a cui avevo dato la mia verginità, convinto che non sarebbe stata la prima persona, un caso, una delle tante troiette da sbattermi qua e là.
Continuammo a scopare su quel sedile posteriore della mia auto, con lei che spingeva con passione, e che mi diceva che lo voleva di più, che le piaceva come allora, e che non poteva fare a meno di montarmi così, di spingere ancora più a fondo la sua figa su di me, per scoparmi il cazzo in quella maniera unica: alternando ad una penetrazione una pausa, tirandolo dentro e fuori mentre fotteva, Viola mi fece finalmente venire sulla sua fighetta, imbrattandosi tutta della mia sborra.
Mi guardò con i suoi occhi soddisfatti, e poi, mi ...