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La scoperta di ahmed: io e anthony (capitolo 9)
Data: 07/09/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: Evan18
I 25 gradi di casa mia erano nulla in confronto al caldo arabico in quella macchina.I finestrini erano chiusi e io sudavo, fra una sosta e l'altra, nel traffico di Dubai. Il viaggio durò molto e dopo un pò il mio "papi" mi parlò: "Adesso andiamo a casa, lì vedrai cosa fare" Un grattacielo commerciale sembrava. Il posto in cui arrivammo era molto lussuoso. Saliti con l'ascensore arrivammo ad un grosso portone; una card da strisciare per aprirlo e un appartamento che era in realtà un mondo. Un soggiorno con un camino bianco enorme probabilmente elettrico, grossi divani neri con isole un tavolino al centro e un'enorme stanza ben curata...una vetrata che dava su quella che a prima vista mi sembrava una vasca/piscina interna e un televisore da cinema. Ad un tratto sbuca un ragazzo. Si avvicinò al mio papi: "Ah sig.Ahmed, è tornato!" esclamò. Quello che ho indicato come semplice ragazzo in realtà era tutt'altro: mentre si avvicinava notai che camminava sinuosamente esibendo il suo corpo lucido. Aveva solo uno slip in rete nero e rosso che metteva in evidenza una rigonfiatura in mezzo alle sue gambe. Erano le sue palle e il suo piccolo pene che formavano un frutto di fico, e la sottile maglia di rete sorreggeva poi il suo culo, sodo e sporgente, liscio e poroso. Non un pelo, forse persino nel naso. Aveva capelli marroni, carnagione mulatta e per certi versi mi somigliava.Era magro ma meno smilzo e esile di me. Il mio papi lo cinse a se con un braccio e si baciarono per ...
... qualche secondo, mentre io guardavo incantato quella scena. Poi lui gli diede una pacca sul culetto, e il suo sussulto fu accompagnato da un gemito e un sorriso timido. "vedo che ti sei messa comoda come al solito" disse il mio papi. "E' lui?" chiese il ragazzo. "Si fagli fare il giro su!" Si avvicinò a me con un sorriso stampato sulla faccia. Mi prese una mano e: "Ciao amore, mi hanno detto che ti chiami Samuel!?" ""Si, forza saluta" rispose mio papi per me. E io ancora confuso e incantato diedi un timido bacio sulla guancia al ragazzo. "Ma che fai!? Salutami per bene amore...dai" e si incollò con le sue labbra carnose alle mie. "Si vede che devi ancora provare..mhm..la tua bocca non sa propio di nulla...ma sai baciare tesoro!" "Sapere di cosa?" risposi. "Ti piacerà vedrai poi" "Cosa?!" "Muoviti stupida, falle vedere la stanza" " Si vieni bellezza" La sua voce era suadente...quasi ammaliava. Mi condusse per mano di stanza in stanza...nulla da ribadire se non altro il lusso e la loro grandezza. Ad una porta fermò la sua camminata sculettante e mentre l'apriva vidi che vi erano affissi dei cuori, disegnati su carta, con delle frasi in arabo e dediche col nome Samuel. Fu facile intuire che quella sarebbe stata la mia camera. Era abbastanza grande. Aveva un'anticamera che in realtà era un salottino con due divani bianco-rosa. Ma quello che mi stupì di più furono le parerti. Quasi interamente tappezzate di mie foto...modificate con dediche ...