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Puttanella fuorisede 4
Data: 29/10/2017, Categorie: Trans Autore: Deadpool80, Fonte: EroticiRacconti
Ormai mi vestivo normalmente da donna, mi ero anche fatto crescere i capelli. In casa, anche quando andavo a letto o ero per conto mio avevo sempre vestiti femminili addosso... O li avevo appena tolti. Ora vi vestivo da uomo solo quando dovevo uscire e per abitudine tenevo sempre l'intimo femminile. Armadio e cassetti ormai erano pieni di tutto il necessario. I ruoli erano definiti, io ero la "femmina". La mia parte maschile era ripiegata nelle mutandine e le mie eiaculazioni erano legate solo a orgasmi anali. Mi aveva chiesto di non toccarmi da solo, e del resto non ne avrei avuto ragione perché godevo in altro modo ogni volta che volevo. Un giorno decise che era tempo di portarmi fuori al femminile. Avevo paura ma accettai. Mi vestii con il mio vestito corto migliore e stivali col tacco, truccato di tutto punto. Appena usciti mi accorsi che mi guardavano ma senza morbosità, in una metropoli tutti sono abituati alle cose più strane. Mi accorsi invece che gli sguardi venivano attirati dal culo, dalle gambe, dal seno (finto)... Mi guardai e mi accorsi che il vestito stretto faceva vedere le linee del perizoma. Nella metro affollata qualcuno mi mise una mano sul culo. Dopo il primo momento di sorpresa fui compiaciuto. Al centro commerciale finalmente potei fare spese provando le cose che sceglievo. Andai al bagno delle donne, poi mi esaltavo nel sedermi e muovermi prestando la massima attenzione a chiudere le gambe per non mostrare le mutandine. Sculettavo il giusto per farmi ...
... notare senza volgarità. Andammo a cena poi incontrammo un amico e fui presentato al femminile. Era un ragazzo di colore poco più vecchio di me e più giovane del mio "padrone di casa" che aveva poco più di trenta anni. Chiacchierammo per un po' poi lo invitó da noi per la "specialità della casa." non ricordavo alcuna specialità in cucina comunque la casa era sua... Quando arrivammo mi scusai e andai a cambiarmi. Tornai giù e mi chiesero di preparare dei drink. Mi aggirai per il salotto prendendo bottiglie, bicchieri e ghiaccio, li servii mentre parlavano ancora della specialità della casa. Solo quando l'amico inizió a fare apprezzamenti pesanti sul mio culo (avevo messo un vestitino comodo che mostrava quando mi muovevo) mi resi conto che la specialità della casa ero io... Il padrone di casa lo lasciava che mi provocasse con battute e volgarità, io arrossivo e non sapevo come comportarmi. L'amico prese l'iniziativa e si tirò fuori il cazzo dai pantaloni. Il padrone mi disse di smettere di fare la timida e di non fargli fare brutta figura. Gli dissi che finora io ero stata solo con lui. Mi prese dolcemente per mano... E mi spinse a inginocchiarmi in mezzo alle gambe del suo amico. Sapeva benissimo che forzarmi era un modo per eccitarmi. Presi in mano quel cazzo e lo guardai bene: era molto grosso e lungo, circonciso, con una bella cappella che presi subito tra le labbra mentre lo segavo piano. Se quelle erano le dimensioni prima di diventare duro... Dopo poco mi resi conto che ...