1. Io, mio marito ed il nostro amico al mare


    Data: 08/09/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Carla dalla Sardegna

    ... ritrovai poggiata sul tavolo del salone, con vestitino sollevato sulla schiena e seni nudi mentre Riccardo mi lecca va e fotteva con le dita. Mi chiese più volte quanto mi fossi eccitata quando ero nelle mani di Fede e se mi sarebbe piaciuto prendere il suo cazzo. Gemendo per il piacere e l'eccitazione ammisi che le nostre fantasie avevano fatto effetto tanto da desiderare di essere sbattuta da lui in piedi in cucina. Facemmo dell'ottimo sesso mentre fantasticavamo su una scopata a tre con Fede. La mattina seguente andammo nella nostra solita spiaggia tra le rocce e c'era solo la moglie di Fede. Lui era di commissioni. Quando ci raggiunse, noi eravamo in acqua a rinfrescarci. Riccardo gli fece cenno di unirsi a noi. Lui si avvicino' con passo lento ed era stranamente serio. Gli chiesi cosa avesse che non andava e lui iniziò con lo scusarsi per essersi lasciato andare in comportamenti non opportuni la sera prima, imputandoli al vino. La sua espressione cambiò quando vide che Riccardo mi levava il reggiseno davanti a lui, approfittando del riparo che ci offriva una roccia, e baciandomi il collo mi accarezzava i seni tenendoli bene in vista per Fede. Riccardo, continuando ad accarezzarmi esponendomi a lui, gli disse che non c'erano problemi e che, anzi, l'incidente ci aveva eccitato.. Fede rimase basito, ma il suo imbarazzo, misto addosso eccitazione crebbe quando Riccardo gli chiese se gli piacevano le mie tette. Io lo guardai sorridente: so l'effetto che fanno le mie tette. ...
    ... Allungai la mano e trovai il cazzo di Fede giá teso. Lo strinsi mentre Riccardo lo incitava a toccarmi le tette dicendogli che la cosa sarebbe piaciuta a tutti e tre. Fede fu bravissimo. Appena le sue mani arrivarono sui miei seni sfiorarono i capezzoli mandandomi in estasi. Quel porco di Riccardo, intanto, aveva infilato le sue dita dentro di me provocandomi piacere ed,eccitazione. In un attimo, liberai l'uccello di Fede e lo accarezzai con entrambe le mani. Il suo viso era ormai vicino, le nostre bocche prima si sfiorarono e poi si unirono. Quando sentii l'uccello di riccardo dentro di me gemetti forte e Fede capì intensificando la sua attenzione sulle mie tette ma allo stesso tempo prolungando il suo bacio. Riccardo prese a dire porcate su quanto avessimo fantasticato su una scopata a tre con lui e su quanto mi avesse trovata eccitata dopo le sue avance della sera. Fede si sollevò poggiandosi alla roccia: il suo uccello eccitato era davanti alla mia bocca. Le sue mani andarono alla mia testa, la mia bocca fu sua, la scopava come se fosse un buco dove scaricare il suo sperma, la sua sborra. Ebbi un orgasmo mentre la mia testa girava a 1000 e mi sentivo tanto troia e desiderata. Non lasciai l'uccello di Fede finché non lo sentii scaricare il suo piacere nella mia bocca. Quando mi voltai baciai a lungo Riccardo passandogli quel poco di sperma che non avevo ingoiato. Fu allora che sentii nettamente il suo sperma fluire dentro di me. Fede raggiunse la moglie mentre noi rimanemmo ...