1. Non è questa la migliore


    Data: 09/09/2019, Categorie: pissing, Autore: VB1977

    Non si può dire che io sia un paladino dell’idratazione. Ma un giorno accadde che, giunto al lavoro, di fronte alla pendola, realizzai di essere senza badge, portafogli e chiavetta per i distributori automatici. Complice la sonnolenza delle cinque del mattino, avevo indossato dei pantaloni puliti prendendoli dall’armadio, e messo a lavare quelli del giorno precedente, senza però vuotarne le tasche. Non ci furono problemi per la timbratura. Mi bastò avvisare l’ufficio personale. Il problema vero lo scoprii successivamente, quando, prima delle nove, terminai la mia bottiglietta d’acqua da mezzo litro, portata da casa. L’azienda per cui lavoravo era molto grande ed aveva un archivio importante. Nonostante ciò, ci lavoravo da solo ed era tutto sommato un lavoro tranquillo. La sera qualcuno faceva il giro degli uffici con un carrello, raccogliendo i documenti da archiviare. La mattina arrivavo presto ed archiviavo i documenti. Ero costretto a farlo a quell’ora perché durante le ore d’ufficio, in archivio c’era un certo viavai di persone, alla ricerca di documenti vari. Eppure, cosa che non mi era dispiaciuta affatto fino a quel giorno, con loro avevo un rapporto molto limitato, ridotto ai minimi termini ed esclusivamente basato sul lavoro. Nulla quindi che mi permettesse di farmi avanti e chiedere a qualcuno che mi portasse una bottiglietta d’acqua. Tra l’altro la macchinetta del caffè è sempre una valida scusa per prendere una pausa. Ma senza la chiavetta, né i soldi, quel ...
    ... giorno fui costretto a tirare dritto fino a mezzogiorno, quando mi resi conto di non potermi neanche gustare il solito panino, che, senza acqua e con la gola secca, fu duro da mandare giù e quasi mi soffocò in un’occasione. Il prosciutto crudo che avevo messo dentro poi, non fece altro che accentuare la mia sete. Quando uscii, avevo la bocca secca e una sete da morire. Passai dall’ufficio personale per avvisare dell’uscita, invidiando le ragazze che avevano sulla loro scrivania bevande varie. Presi la macchina, intenzionato a parcheggiare solo quando fossi giunto di fronte al mio frigorifero. Non avevo altro in mente, se non arrivare a casa il prima possibile. Ma poi la vidi. Seduta al tavolino esterno del bar, rilassata di fronte ad una bottiglia di cola, ma soprattutto sola. Era raro per me poterci chiacchierare in solitudine, non ero molto abile a tirarla fuori dal gruppo. Mi piaceva e lo sapeva, ma si divertiva a fare la preziosa e giocare con me senza concedersi. Non volli comunque perdere l’occasione, pur sapendo che avrebbe potuto divertirsi a mie spese. Parcheggiai a pochi passi dal bar, scesi e le andai incontro, sorridendo: “Buongiorno! Come mai da sola?” “Di solito la gente lavora di giorno,” fu la risposta “e ora, con l’Estate, qualcuno va in ferie…” Voltai lo sguardo sulla bottiglietta da mezzo litro di cola. Era meno della metà. Tornai a guardarla negli occhi verdi. Non erano solo gli occhi a piacermi, ma anche il suo naso all’insù, ricoperto di lentiggini, che le ...
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