Non è questa la migliore
Data: 09/09/2019,
Categorie:
pissing,
Autore: VB1977
... dava sempre un’aria dispettosa. Per non parlare poi della forma delle sue labbra. C’era chi diceva che era una stronza da campionato mondiale, ma a me aveva sempre dato l’impressione di non essere una che gode nel prevaricare gli altri, quanto una che si diverte a fare dispetti, ma in modo innocente. “Posso chiederti un favore?” domandai. “Posso averne un sorso? Non bevo nulla da stamattina presto…” Mi sorrise, prese la bottiglia e me la porse. Quando feci per prenderla, ritrasse la mano, poi, in un attimo, la bevve tutta. “No” rispose con un sorriso beffardo. “È finita. Mi dispiace...” La guardai deluso: “Non volevo scroccare,” dissi “ma sono senza soldi…” “Potrei avere una soluzione allora…” mi disse alzandosi. “Vieni con me.” Andò dritta per una cinquantina di metri, fino a raggiungere un porticato, ed il portone che conduceva alle scale del palazzo dove lei abitava. Mi fece attendere fuori dal portone mentre lei entrò, chiudendoselo alle spalle. Ne uscì dopo poco tempo. Troppo poco perché potesse essere salita in casa, sia con l’ascensore, sia a piedi. Aveva ancora la bottiglietta in mano, ma era quasi piena. Il liquido all’interno era giallastro, con la schiuma bianca in cima. In un’altra situazione avrei anche potuto confonderlo con la birra, ma era ovvio cosa fosse. Non avendo avuto materialmente il tempo per salire in casa, pensai che forse aveva trovavo un angolo, all’interno dello stabile vicino al portone d’ingresso, dove accucciarsi per farla, o più ...
... semplicemente, l’aveva fatta subito dietro il portone, con il rischio di venire colta da qualcuno che entrava o usciva. Mi porse la bottiglia, con un sorriso divertito. Afferrandola, la sentii umida. Il liquido all’interno era caldo. Anche la sua mano era umida. Immaginai che il getto non fosse stato preciso, almeno non all’inizio. La stappai. “Ma hai capito cos’è?” domandò con una certa insicurezza nella voce. “Dimmi solo se è tua.” “È mia.” confermò. “Appena fatta. Ma guarda che volevo solo scherzare…” Portai la bottiglia alla bocca e cominciai a bere la sua urina. Sentii immediatamente la sapidità, l’acidità, l’intenso sapore amarognolo ed il calore riempire la mia bocca e scendere fino in gola. L’intensa sete, provata fino a quel momento, mi aiutò non poco ad ingoiare tutto senza respirare. Ma non fu la sete la motivazione principale per la quale feci quel gesto. Quando terminai, presi un grosso respiro e le restituii la bottiglia vuota. Mi fissava sorpresa. “Ti è piaciuta?” domandò. Guardai i suoi occhi: “Sai cosa l’ha resa davvero buona?” “No, cosa?” “La consapevolezza che fosse tua,” risposi. “Sapere che era la tua urina me l’ha fatta desiderare prima di arrivare ad assaggiarla. Lo sai quanto mi piaci. Cosa devo fare per fartelo capire?” “Sei un porcellino!” commentò con un sorriso divertito. “Non credevo lo fossi. E ti dico che questa scoperta mi affascina. Non posso crederci che ti sia piaciuta davvero…” “Sì che mi è piaciuta,”confermai, “però questa non è comunque la migliore.” ...