1. La bellezza di Viola dominata


    Data: 09/09/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: dommm

    Leggete anche "La bellezza di Viola" dello stesso genere. Da quel giorno vita normale io e Viola. Decidiamo di scambiarci le chiavi di casa per farci sorprese e tenerci sempre in attesa. Domani però ho deciso che sarà il mio turno. Le scrivo un messaggio: "Domattina non chiederti cosa indosserai: metterai dei vestiti e dell'intimo vecchi da buttare. Non dovrai neanche decidere cosa mangiare da colazione: berrai 3 litri d'acqua, e credo che non ti convenga andare in bagno fin quando non sarò arrivato e non te l'avrò ordinato". La risposta non tarda: "Sì, mio padrone" L'indomani mattina apro la porta di casa sua. La trovo sdraiata sul divano, ma si ricompone subito. Quando comprende dal mio silenzio che la cosa non mi soddisfa, si avvicina a carponi, e fa per avvicinare la testa alla zip dei miei pantaloni. "Non mi farò corrompere così facilmente. Vai in camera tua, camminando come una cagnetta" Mentre gattona la osservo. Ha una cannottiera ben trasparente e dei pantaloncini (probabilmente comprati quando era più piccola) che coprono ben poco del suo culo stratosferico. Nella mia testa la ringrazio per essersi messa delle parigine, che mi fanno arrapare da matti. Faccio un commento sui suoi capelli: "Hai fatto bene a piastrarteli, così ora oltre ad essere zoccola lo sembri pure" "L'ho fatto per te mio padrone" "Brava la mia bella puttanella" Arriva a destinazione e io la alzo prendendola per il collo. La sbatto contro la scala del letto a castello, a cui puntavo dal giorno ...
    ... prima. Ho portato delle corde con me. Le lego i polsi alla cima e le spalle ben saldate alla scala. Il ventre è forzato a stare bene in avanti da una fune legata alla porta di fronte a lei e alla scaletta. All'altezza delle ginocchia metto un'asta, legata cone il bacino, che le tiene le gambe belle aperte. Deve rimanere leggermente in punta di piedi: è sexy e sofferente così. Tiro fuori delle forbici e i suoi occhi tradiscono stupore: "Non preoccuparti mia bella puttanella, non ti farò male. Se invece volessi tenerti i tuoi vestiti, beh..." Incido il fondo della cannottiera, e poi la strappo deciso. Stesso procedimento per i micro-pantaloncini ,che alla rottura rivelano delle piccole chiazze sulla brasiliana bianca (mmh mmh). Poi passo al reggiseno: zac spallina,zac spallina, e i due seni grossi ma ancora da ragazzina che vengono scoperti mi attizzano come la prima volta. Il taglio che faccio sulla brasiliana è particolare, orrizzontale appena sotto l'elastico: così si alza il sipario sulla sua umida Dea. Le tolgo tutti i brandelli di vestiti di dosso e le riempo la bocca con il suo reggiseno, legandole la brasiliana attorno al viso: in questo modo non può sputarlo. Le sue magnifiche parigine restano lì. Non resisto più, mi spoglio anche io. Iniziano le vere danze. Le parlo: "Mia bella puttanella, ti sentivi onnipotente quando mi costringevi a massacrarmi il cazzo davanti a te e a venirmi in faccia, vero? Guardati adesso: mi porgi la tua umida Dea disperata. Per lei ci sarà ...
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