1. Leo 2.0


    Data: 10/09/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: honeybear, Fonte: Annunci69

    ... pomparmi. Il suo sguardo mi scrutava mentre mi afferravo disperatamente alle catene, soffocando le grida nella maschera bianche che tornò ad applicarmi.
    
    Lui già lo sapeva, ed io lo imparai presto che il dolore dei perni avrebbe sortito un duplice effetto su di me. Lo shock improvviso della molletta, si limitò solo a rallentare il mio imminente orgasmo. Quell’insopportabile fastidio, unito alla stretta tenace ed al senso di costrizione dei lacci, alimentarono infatti disperatamente il desiderio di espellere tutta quella sborra che sentivo accumularsi dentro di me.
    
    Ero esausto. Forse lui lo capì ed, impietositosi, si fermò ancora una volta.
    
    Pura illusione la mia: la sosta fu semplicemente dettata dal fatto che aggiunse un secondo perno al mio fusto rubizzo. Ed un paio arpionarono i miei coglioni.
    
    "Cazzo Signore… - il respiro tornò a farsi affannato. Deglutii – Fa… Fa male!" non riuscii a trattenermi dall’imprecare e gridare, ben sapendo che la punizione sarebbe stata un schiaffo che prontamente raggiunse la mia guancia.
    
    “Ed ora se hai finito…” replicò secco mentre i suoi coglioni pelosi per l’ennesima volta andarono a sbattere sulle mie chiappe sudate. Sussultai e la scopata riprese furiosa, ritmicamente interrotta dai perni che, per ‘distarmi’, mi applicava al cazzo. Fino a che, trionfante, ruggì “Ragazzo, sto per venirti dentro!”
    
    Levò il jock dal mio viso. Lo guardai ad occhi spalancati. Tutto quel piacere, quel dolore, quelle strane sensazioni di lì a ...
    ... poco avrebbero lasciato nuovamente il posto alla tranquillità. Si sarebbe dunque levato dal mio buchetto per inondarmi il viso ed il torace del suo seme bollente.
    
    Deglutii e reclinai il capo. Non prima di sentirlo bisbigliare: “Ti piacerà ragazzo, vedrai…”
    
    Un urlo animalesco si sovrappose ai nostri sospiri. Le sue mani appoggiate alla nuca mentre con il solo bacino, vibrava gli ultimi violentissimi colpi agitando lo sling come una vela in balia del vento. Si stava svuotando dentro di me. Completamente. Senza il mio consenso. Senza chiedere il permesso… Com’era nei nostri patti del resto: mi stava allevando come suo schiavo. Non avevo voce in capitolo. Nessuna!
    
    Il suo respiro tornò a farsi normale. Rimasi in attesa.
    
    Le mie palle ed il mio uccello mi dolevano: le pinze che, applicate sulla mia asta, erano servite a rallentare il mio piacere, prolungando e mantenendo la mia erezione, mi procuravano ora solo un sano ed indicibile dolore.
    
    Aspettai paziente che arrivasse anche il mio turno per godere. Si sfilò e subito mi levò definitivamente il jock dal viso per gettarlo a terra. Mi sorrise, limitandosi a commentare: “Bravo ragazzo!”
    
    Riuscii ad abbassare lo sguardo e trovai la sorpresa!
    
    Per tutto il tempo mi scopò indossando un preservativo.
    
    Sorrise mentre se lo sfilava con cura per rovesciarne completamente il contenuto, raccolto nel serbatoio, direttamente sulla mia asta sempre più umida e adorna di perni.
    
    La sua sborra divenne il lubrificante con cui ...