Ro e Luca
Data: 10/09/2019,
Categorie:
Etero
Lesbo
Autore: Elimo
... l’accappatoio dopo la doccia non più i miei sorrisi grati di allora, ma sguardi torridi e contatti proibiti... alle notti trascorse insieme, abbracciate… la voglia di notti trascorse ad esplorare i nostri corpi in modo sempre più estremo e inconfessabile… Così per due anni – almeno nelle mie fantasie – mi sono ritrovata a fare l’amore con Patty decine di volte, anzi tutte le volte che volevo eccitarmi o sentirmi porca.Lei era la mia trasgressione e niente mi sembrava più eccitante fino ad unauna nuova relazione che mi ha sì fottuta il cervello, ma anche educata al piacere e a piacermi… Così al temine di quest’ultima storia che mi ha trasformata in una femmina, ho trovato il coraggio di tornare a cercare Patty: l’ho contattata e ci siamo riviste.Ora non sono più la sposina innamorata del suo giovane marito, allegra e spensierata, entusiasta della esperienza di mamma…. Sono sempre più curiosa sessualmente e mentalmente sempre più porca, una donna libera, che non si vergogna delle sue trasgressioni...Così quando Patty, dopo i primi nostri re-incontri nei bar, mi invitò a casa sua, giunsi davanti al portone visibilmente eccitata. Pensavo che questo appuntamento, questo invito privato, fosse un modo per riprendere, con discrezione, i vecchi intimi contatti… pensavo fosse il suo modo per riprendere le sue continue docce davanti a me, le sue attente depilazioni… per riprendere a raccontarmi qualcuno dei suoi incontri sessuali, ricchi di dettagli, che tanto in passato mi avevano ...
... divertito… e che ora mi avrebbero eccitato e sedotta.E mentre pensavo questo, davanti alla sua porta, la mia porca fica era già in subbuglio, pensando che a breve saremmo stata preda l’una dell’altra. E mentre mi chiedevo se mi avesse aperto in vestaglia o in accappatoio e se sarebbe stato il caso di complimentarmi per la sua forma e giocare con bretelline e laccetti… rimasi basita nel sentirmi aprire al citofono da una voce diversa dalla sua. Non eravamo soli e fu per me una sorpresa trovarla in tuta in cucina, trafelata, alle prese con affettati e scatolette.Mi spiegò che il suo ex (era separata anche lei), all’ultimo minuto l’aveva avvertita che sarebbe venuto nel pomeriggio per portare suo figlio Luca al mare fuori città. Lei era impreparata, non aveva niente pronto e suo figlio sarebbe rimasto digiuno:“sai come sono questi padri… sono andata nel panico e sto preparando dei panini… ma non ho niente a casa… così ho dovuto cucinare qualcosa… perché Luca non mangia quasi niente…”.Per colpa di questi imprevisti, non era riuscita a prepararsi… non si era fatta nemmeno la doccia… e si scusava, e sentiva in colpa…E fu così che mentre ascoltavo tutte queste storie, sorridendo a malapena del suo disappunto… e leggendo le sue linee sotto la tuta, scommettendo su che intimo indossasse…non mi accorsi che Luca era entrato in cucina.Stavo quasi per risponderle, stavo quasi per cominciare, finalmente, una nuova forma di comunicazione… stavo quasi per dirle che anch’io sentivo caldo e avrei ...