1. Cronache di una ventiduenne disadattata. Vol. IV. La montagna.


    Data: 11/09/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Flame, Fonte: EroticiRacconti

    ... labbra, il suo tono mi fa rabbrividire ed eccitare insieme e un vortice nero di emozioni, sensazioni, adrenalina, eccitazione. Si alza e mi guida verso il salotto. Ha una postura fiera, regge il guinzaglio saldamente, io lo seguo a carponi, i miei fianchi ondeggiano al mio incedere. Sono spaventata perché con lui non so mai cosa può succedere è una sorpresa continua, eppure l’eccitazione aumenta di pari passo con l’inquietudine, che ha un sapore strano. Il sapore del piacere. Mi porta davanti lo specchio, guardo il mio riflesso, il collare segno della mia appartenenza a lui, risalgo fino alla sua mano che lo impugna. -Toccati- ordina. Io non ho spiccicato parola, ho la gola arida. Faccio come dice, scosto i lembi della camicia e scopro le mie forme, i capezzoli sono turgidi, scendo con la mano sulla fica, schiudo le gambe e intingo due dita nel mio piacere, gemo. -Sei deliziosa eccitata. Apriti bene voglio vederti.- Il mio fiato diventa corto ogni volta che apre bocca, il suo tono determinato, secco, la sua voce cupa e mascolina fanno vacillare il mio intelletto. Com'è possibile ragionare adesso? Mi apro perbene, offrendo il mio frutto ai suoi occhi, le mie dita sono vischiose, il mio sesso è gonfio e rosso. E vicinissimo, guardo il suo riflesso, la sua mano scorre lentamente lungo il cazzo, l'impugnatura è salda mentre lo scappella completamente. Mi mordo il labbro, lo voglio, voglio il suo cazzo ovunque. Si blocca ...
    ... nuovamente, e in poco tempo mi ritrovo con la faccia schiacciata sullo specchio. Lui mi prende da dietro, prende il mio lato proibito. Ho un subbuglio interiore, mi ha ordinato di guardare il mio riflesso sodomizzato. Sobbalzo ai suoi movimenti il mio viso acceso di rosso, ho lo sguardo perso nel piacere, la bocca spalancata. Sto urlando. -Così brava fatti sentire dai vicini, voglio che sentano quanto godi e quanto sei porca!- -La. Tua. Porca.- Ha un sussulto, un brivido, lo ripeto tra un gemito e l'altro e scopro che, quelle parole, sono più evocative di qualunque altra cosa. Sento salire l'orgasmo. -Vieni. Mia. Porca. Vieni per il tuo Padrone.- L'orgasmo, mai provato uno più intenso. Il mio sesso ancora si contrae quando lui si sfila da me e segandosi viene con una pioggia di liquido bianco. Schizza sullo specchio, sul mio riflesso, vedo le gocce colare su tutto il viso e imbrattarmi il collo e i seni. Potete immaginare una ventiduenne, completamente nuda, tenuta al guinzaglio a leccare il proprio riflesso colante di sborra? Vi starete chiedendo se l'ho fatto… la risposta è sì. Ho leccato il mio riflesso e la sborra del mio Padrone, lentamente ho ripulito la superficie sotto gli occhi accesi di lui. Ho guardato me, la mia lingua, le mie labbra… Lui, il suo sguardo, il suo corpo, ho ascoltato la sua voce perversa sussurrare oscenità, ho visto il riflesso del mio imbarazzo, della mia voglia, della mia eccitazione. Ho visto… Noi… 
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