Ricatto (prima parte)
Data: 22/08/2017,
Categorie:
Trans
Autore: fed60, Fonte: Annunci69
... due mani e la avvicina al suo cazzo, lei ovviamente non si sottrae e comincia a leccare quella verga marmorea, poi la avvolge con le labbra e la sua lingua si muove all'interno dando spasmi di piacere a Valerio che si è alzato davanti a lei e comincia a scoparla in bocca con brutalità. Lei lo lascia fare perché sa di essere un oggetto di piacere sessuale e nient'altro.
- Adesso voltati, ti voglio inculare -
- Ma qui? Non hai un letto più comodo? -
- No, qui, subito, voltati puttana -
- Sì ma metti il preservativo e lubrificami -
- Sì, sì, basta che ti volti e ti fai sfondare il culo -
Veronica avverte che quell'atteggiamento la disturba un po' ma sa che non può fare a meno di ubbidire, si volta in ginocchio e si appoggia ala spalliera del divano ringraziando, fra sé e sé, di aver avuto la buona idea di tenere tutto il pomeriggio un plug nell'ano per tenerlo dilatato.
Come immaginava, infatti, Valerio appoggia la sua cappella al buchino e lei non fa in tempo a dire "piano, ti prego, fai piano" che lui è già tutto dentro in un colpo. Il dolore è immediato e forte, le scappa un urlo, soffocato dalla mano di lui sulla bocca. Comincia a fotterla con una violenza inaudita sfornando gli insulti più truci "puttana, rotta in culo, troiona svuotacazzi, cagna, ti allargo il culo come una vacca". Ma una frase la colpisce in particolare "e non è che l'inizio, diventerai la mia puttana, ti farò scopare da un esercito di cazzi". Veronica sa che queste frasi servono ...
... ai maschi per eccitarsi di più eppure questa frase la inquieta un po'.
Valerio è molto resistente, soltanto verso la fine Veronica comincia a godere di quel cazzo così violento. Ha smesso di dire "no, ti prego, fai più piano", "ti supplico, mi fai male" e cose del genere perché ha capito che sono frasi che lo eccitano anche di più.
Finalmente lo sente ansimare e venire. Si accascia su di lei e resta così per qualche minuto.
Poi si alza
- Vado in bagno a sciacquarmi -
Lei resta sul divano sfibrata da quella lunga, violenta, cavalcata.
Quando torna lui è molto più dolce, le chiede addirittura se le ha fatto troppo male "ma sai purtroppo non sa frenarmi quando ho davanti un culo così stupendo".
- Ma no, non ti preoccupare, sono abituata. Ora vado però che si è fatto tardi -
Poi anche lei va in bagno, si strucca, si riveste ed esce senza essere vista, come al solito.
Due mattine dopo Veronica, anzi Luciano, è in ufficio. L'esperienza di due giorni prima è stata violenta ma tutto sommato piacevole, e già "archiviata", ne ha avute di più traumatiche, come quella volta che l'hanno legata al letto, in un casale isolato, e l'hanno violentata in tre con cazzi ed oggetti per cinque ore. Ora è soprappensiero quando sente squillare il telefono.
- Pronto -
- Ciao Luciano, o preferisci Veronica? - Luciano raggela, balbetta
- Ma.. chi è...? Sono in ufficio... non è il caso... -
- Ma come, non mi riconosci, sono Valerio, già hai dimenticato come ti ho ...