1. Patrizia


    Data: 12/09/2019, Categorie: Etero Autore: babbacombe_lee

    Un attimo prima andava, poi, un attimo dopo, � puff � il motore si è spento.Di colpo, senza alcun avvertimento, nulla, neanche un sussulto, un rumorino, una indecisione.Posso fare solo una cosa, accostare al bordo della strada, mentre l�auto rallenta e lo sterzo si fa duro, perché a motore spento il servosterzo non funziona.Non è poi tutto questo dramma, penso io, magari adesso provo di nuovo e riparte, le macchine di oggi, zeppe di elettronica fanno spesso di questi scherzi, se poi non va, chiamo un carro attrezzi e via.La grande spia rossa, quella che indica il malfunzionamento dell�elettronica e non dovrebbe accendersi mai, mi guarda malignamente, mentre cerco di riavviare la macchina.Niente, il motorino d�avviamento gira che è una bellezza, ma il motore non da il minimo segno di vita e la spia non si spegne.Faccio ancora qualche tentativo, poi desisto, così al massimo riesco a scaricare la batteria.Piano B, prendo il telefonino nella borsetta posata sul sedile del passeggero, premo il tasto che fa accendere il display e � bliin.è il suono che indica la batteria scarica. Il display resta acceso per un paio di secondi, poi si spegne.Questa non ci voleva, è anche colpa mia perché dovevo cambiare la batteria, visto che è un po� di tempo che, quando è verso la fine della carica, va giù di colpo.L�unica soluzione che mi viene in mente è farmela a piedi.Dai Patrizia, non sei mica nel deserto del Sahara, sei in città, ad un chilometro da casa e, se ti sbrighi, arrivi prima che ...
    ... faccia buio del tutto.C�è solo un elemento che non mi fa considerare bene questa soluzione: mi trovo su un tratto di strada, diciamo, non ben frequentato.Per fare prima, con la macchina faccio sempre la tangenziale e poi prendo un viale alberato che passa vicino ad una pineta. Solo poche centinaia di metri, prima di svoltare a destra, dove ricomincia la città, con case, luci e negozi.Il viale è pieno di �quelle lì�, africane, romene e di altri paesi dell�est. Insomma è un posto frequentato da prostitute, e non mi sembra l�ideale per una signora cinquantenne.Intanto il sole sta tramontando e penso, che se il percorso lo faccio di notte è anche peggio, così scendo dalla macchina, la chiudo e mi incammino.A venti metri ce n�è una, una africana alta, robusta e scurissima, con canottiera scollata e pantaloncini cortissimi di un rosso fuoco, che contrasta con il nero della sua pelle.Mi viene un�idea. Le chiedo di fare una telefonata. Ma sì, il cellulare ce l�hanno tutti, le dico che mi si è rotta la macchina, non mi mangerà mica.Sarà alta almeno 1,80, con le spalle larghe, i seni rotondi e sporgenti che sembrano voler schizzar fuori dalla canottiera e due cosce robuste e muscolose. Un donnone poderoso, con cui non vorrei mai litigare.Sfodero il mio sorriso più accattivante e mi accingo a parlare.��fanculo, che cazzo vuoi? Questo è il posto mio, capito?�E per spiegarsi meglio, tante volte non avessi capito, raccoglie un sasso e me lo lancia.La pietra, grande come una mela, passa ad un ...
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