1. Patrizia


    Data: 12/09/2019, Categorie: Etero Autore: babbacombe_lee

    ... soffio dalla mia testa.Io cerco di chiarire l�equivoco, ma quella raccoglie altri sassi e sono costretta a battere in ritirata.Non mi capacito dell�equivoco. Bisogna proprio essere rozzi ed ignoranti per non capire che l�abito che indosso l�ho comprato in una delle migliori boutique della città, costa un mucchio di soldi ed una poveraccia che batte il marciapiede non se lo potrebbe mai permettere.Forse, con il buio che sta calando, ha valutato solo la lunghezza della gonna e non la finezza del modello.Mi spiego, anche se ho una cinquantina d�anni, ho ancora un fisico invidiabile e le mie gambe sopportano benissimo una minigonna, come quella che indosso ora.A questo punto non ho alternative, posso solo andare avanti.La negrona si è piazzata in mezzo al marciapiede a gambe larghe e, dall�alto della sua stazza, mi guarda con tono di sfida. Ha pure in mano un grosso bastone.Così mi incammino a passo svelto, cercando di evitare i rifiuti ed i sassi che costellano il marciapiede.I fari delle poche macchine che passano illuminano il mio corpo snello, foderato dal vestito nero, corto ed attillato e comincio a sentirmi poco tranquilla.�Quanto?�Una macchina si è ...
    ... fermata improvvisamente a fianco a me ed io ho fatto un sobbalzo, perché presa di sorpresa.Guardo stupita attraverso il finestrino abbassato.�Quanto prendi?�Oddio, ora ho capito. Anche questo mi ha scambiata per una prostituta.�No, nooo! Io sto tornando a casa�, dico tutto d�un fiato e riprendo il cammino cercando di accelerare.Le mie scarpe, con il tacco alto e fino, non sono adatte a camminare su quel terreno sconnesso e gli aghi di pino che mi entrano davanti, incastrandosi tra le dita dei piedi, mi danno fastidio, ma non mi sembra il caso di fermarmi.Quello della macchina insiste.�Dai, a casa ci vai dopo, ti fai l�ultimo cliente, anch�io sono a fine turno, guarda che i soldi ce li ho�.Mi sventola delle banconote sotto il naso e in quel momento vedo sul tetto della macchina la scritta luminosa TAXI.�Signore, io sto solo tornando a casa, mi si è rotta la macchina, per favore, mi porti a casa, le pago la corsa.�Forse, avendo capito l�errore fatto, si è vergognato, insomma, è ripartito di colpo, sgommando, e mi ha lasciata lì.Basta, devo concentrarmi per tornare a casa a piedi, nel più breve tempo possibile, poi domani mattina cercherò di recuperare la macchina. 
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