1. io, Mariangela e lo zio


    Data: 12/09/2019, Categorie: Etero Incesti Autoerotismo Autore: suve, Fonte: RaccontiMilu

    ... gli venivano in mente, e ogni volta mi godeva dentro e io aspettavo che tutto finisse per restare da sola in camera o in bagno e toccarmi. E tutto continua ancora oggi, l�ultima ieri sera. Capisci Mauro, io vorrei fare con te certe cose, ma ogni volta penso a lui e non ce la faccio, &egrave più forte di me. Solo quando sono sola riesco a lasciarmi andare�Il racconto di Mariangela si concluse qui. Rimase a testa china senza parlare. Io non sapevo cosa dire, cosa fare. L�opzione di picchiare lo zio, che ancora era forte la voglia di farlo, mi era preclusa dalla volontà di Mariangela. Non ero uno studioso di psicologia ma pensavo, pur non comprendendolo appieno, che Mariangela stava maturando un complesso. Mi venne un�illuminazione:�Amore, mi hai detto che eri sempre un po� eccitata anche se non volevi che lui ti toccasse��Sì, &egrave vero. Non lo so, &egrave curiosità, voglia di provare, mi sento eccitare ma rimane lì, arriva a un certo punto e si ferma, rimane più forte la voglia di sottrarmi a lui e restare da sola. Però non posso rifiutarmi, ho paura di lui, delle sue maniere e del fatto che potrebbe dire chissà cosa a mia madre. Però quando sono da sola ci penso e����..��Fallo ora, qui davanti a me, con me��Qui? Mentre mi guardi? No, mi vergogno��Fallo amore, baciami e fallo�Le sue labbra s�incollarono alle mie ma ancora pareva titubare. Le presi la mano e gliela portai sotto la gonna, tra le cosce, tenendola lì con la mia posata sopra. Non feci altro e poco dopo sentii ...
    ... che la muoveva. Mariangela si toccava e la sua lingua si aggrovigliava alla mia con ancora più passione.Restai con la mia mano sulla sua anche quando essa scivolò sotto le mutandine, per un contatto ancora più diretto. La sentivo muoversi velocemente e più veloce andava più lei mugolava e più con l�altra mano mi tirava a se.Durò poco, stretta nel mio abbraccio la sentii irrigidirsi, le sue cosce si chiusero sulle nostre mani unite. Mi morse persino, a un labbro, e il sapore del mio sangue si mischiò alle nostre salive prima che lanciasse la testa indietro e godesse emettendo un lungo e roco mugolio di godimento.La toccai mentre ancora gli spasimi di piacere la scuotevano, e la trovai bagnata come mai prima, un lago in cui immersi le dita.�Oddio, Mauro, Oddio, non mi era mai capitato��� non avevo mai provato��.. Oddio Mauro, &egrave stato bellissimo�Le guance rosse mi sorrideva felice parlandomi e riempiendomi la faccia di baci.Sorridevo anche io, forse avevo trovato il modo di sbloccarla. Dipendeva da lei. Mi accostai ancora di più per farle sentire quanto ero eccitato, il mio cazzo premeva sui pantaloni facendomi quasi male.�Oh Mauro, sono stata egoista, sei tutto teso. Ma ora ci penso io a te�Lo disse con occhi furbetti e con le mani andò a slacciarmi la cintura, me lo tirò fuori, lo circondò con le sue mani muovendole su e giù nel gesto che risale all�alba dei tempi. Però non era questo il mio piano, volevo si sbloccasse pienamente e potevo farlo solo spingendomi oltre, a ...
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