LA VICINA DI CASA
Data: 16/09/2019,
Categorie:
Etero
Autore: bono
LA VICINA DI CASACapitò un periodo che, per motivi di famiglia, rimasi da solo a casa per circa un mese, ero appena uscito dalla doccia e suonò il campanello, mi affacciai ed era Chiara, la moglie del mio vicino di casa, mi chiese se potevo passare da loro perché avevano bisogno di una cortesia, risposi che l’avrei fatto appena finito di sistemarmi, notai che la signora non mi guardava proprio in faccia e poco dopo capii che stava guardando sotto l’accappatoio, ovviamente guardava in mezzo alle mie gambe, volevo chiuderlo ma per non metterla in imbarazzo lasciai il tutto come se nulla fosse; mentre mi vestivo pensavo a come mi aveva fissato quella donna e il solo pensiero mi eccitava, tutto sommato ha un bel corpo, ben fatto e molto sensuale, anche se in viso mi sa di una che si da arie o di schifata, nella mia mente pensavo che sarebbe stato fantastico potersela scopare.Appena fui pronto, andai da loro, c’era anche il marito, salii tranquillamente ormai ero di casa, come del resto anche loro da me, mi disse che avevano un guasto e se potevo dargli una mano a sistemarlo alla meno peggio, visto che il tecnico ci sarebbe andato fra una settimana circa, così un po’ annoiato e un po’ contento diedi una mano al marito nella riparazione fai da te; mentre sistemavamo notavo che Chiara spesso fissava il mio pacco, il che non mi dispiaceva affatto, era passata quasi tutta la mezza giornata della domenica e ancora non avevamo completato, verso le 18 il marito mi chiede se avrei potuto ...
... completare da solo in quanto lui doveva partire per prendere servizio ed accompagnare anche le figlie all’università. Ad essere sincero mi seccava, ma mi sembrò male e dissi di si, quando stavano per andarsene mi abbracciò fraternamente, poi anche la figlia più piccola venne a salutarmi, mi guardò sorridente fissando anche lei la mia patta e poi mi diede un bacio quasi sul labbro leccandolo con la punta della lingua; poi salutò la madre strizzandole l’occhio.Mentre cercavo di sistemare quel maledetto tubo, pensai a quella magnifica ragazza diciannovenne e al suo atteggiamento, sicuramente sua madre gli avrà detto qualcosa, dopo dissi a Chiara di chiudere il rubinetto e di aprirlo solo quando l’avrei detto io. Stavo quasi per finire, quando Chiara aprì il rubinetto facendomi bagnare tutto compresi i calzini, mi sembrava di essere entrato in piscina con tutti i vestiti; lei mi chiese scusa e subito si premurò di farmi asciugare, io dissi “dai tranquilla, ormai fammi finire manca solo qualche minuto, forse è il caso che asciughi prima l’acqua che c’è per terra” appena pochi minuti e finalmente completai quella maledetta riparazione fai da te. La chiamai e dissi “ok Chiara, credo che così possa reggere, io ho finito, vado a cambiarmi” e lei “grazie tanto, ma voglio farmi perdonare per averti bagnato” ed io “ ma no dai non è successo nulla, sono cose che capitano” lei “ma neanche per scherzo, togliti quei vestiti che te li asciugo nell’asciugatoio, dai ci vogliono solo 10 minuti” ...