Superetero
Data: 30/10/2017,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: Molly B, Fonte: RaccontiMilu
“Non so fare i pompini!” mi urla Valeria, cercando di sovrastare la musica assordante. Faccio finta di niente, stupita, ma lo ripete. “Mi ha lasciata perché non so fare i pompini!” L’ho portata fuori per farle dimenticare che uno stronzo l’ha piantata, e soprattutto per riportarla a casa sana e salva: ha più vodka che sangue nelle vene, non prova nemmeno ad alzarsi dallo sgabello ed ha la voce impastata. Ma i suoi occhi sono terribilmente seri. “Scherzi” le rispondo. Chi ci crederebbe? Valeria è la classica belloccia. Pelle dorata, vita stretta, seno alto e sodo, capelli a boccoli e visino a cuore. Due occhi infiniti da cerbiatta, e due labbra morbide da pompinara nata. “Me l’ha detto lui! Capisci? Piantata perché non so fare i pompini!” “Figurati se era serio. Dai Vale, un altro giro” sentenzio. Per qualche settimana non tira più fuori l’argomento, ma poi torna alla carica. “Scommetto che di te nessuno si lamenta!” Un sorrisetto mi tradisce. “Ecco vedi? Devi insegnarmi” piagnucola. Ci mette quasi un mese a farmi cedere, ma Valeria è testarda e mi prende per sfinimento. L’uomo giusto lo trova lei, un mio caro amico che si lascia facilmente convincere. Beh, non che sia difficile convincere un uomo a farsi fare un pompino da due donne, in effetti. Organizzo ogni dettaglio, e quando Valeria arriva da me quasi non ci crede. Lui è nudo, comodamente seduto in divano, con una mascherina sugli occhi e musica alta nelle cuffiette. Lei non vuole essere riconosciuta… Valeria neanche ...
... lo guarda in viso. Ha gli occhi piantati sul suo generoso cazzo, che è ben consapevole di quello che sta per capitargli. “Ti muovi? Spogliati e avvicinati, dai!” la incalzo. “Spogliarmi?” “E che vuoi farlo, tutta vestita? Dai che ti ho visto mille volte nuda” la canzono, dando il buon esempio e togliendomi tutto. Mi inginocchio davanti all’uomo, strusciandomi con le tette contro il suo stinco. Mi riconosce e mi saluta con un mormorio di approvazione. “Può sentirci?” “No tranquilla, ha la musica talmente alta!” Finalmente nuda, si avvicina pure lei. Ha proprio un bel corpo… “Fammi vedere come faresti” le sussurro. Orrore allo stato puro. Vale che tiene fermo il cazzo con la punta di tre dita, se ne infila in bocca un paio di centimetri al massimo e comincia un penoso movimento dal ritmo incerto. Lui quasi si scosta. “No dai, così no. Tesoro è tutto sbagliato” le sussurro mettendole una mano sulla spalla. “Mica ti ci devi buttare subito… Guarda, fai come me.” Parto dal ginocchio dell’uomo con la lingua, adagiando lo sterno contro il suo stinco e quindi facendogli sentire ancora le mie tette. Vale, esitante, mi copia sull’altra gamba. Le sottolineo il movimento con cui avanzo verso l’inguine, tenendomi con le mani i seni così da premerli meglio contro la gamba di lui. Uso piccole leccate, veloci e umide, come una gattina che beve il latte. Vale cerca di imitarmi, ma è in imbarazzo. “Rilassati, sei sexy da morire. Lasciati andare, non agire come se stessi facendo un compitino a ...