Mignotta per natura - Racconti Erotici

Mignotta per natura

Tutto inizia con un litigio, di quelli banali che poi degenerano e la mattina successiva non sei ancora pronta a lasciar correre. Mattina torrida, sono in ferie, non ho impegni, i miei figli sono col padre. Ho voglia di andare al mare, di andarci con lui, il mio compagno, ma nessuno dei due è disposto a capitolare. Così mi preparo e vado da sola, alla faccia sua. Indosso shorts elasticizzati, canotta scollata e zoccoli (che zoccola). Niente costume né biancheria.

Mi fermo a fare colazione in un bar, sento molti occhi addosso, shorts e canotta sono abbastanza attillati da far capire che non indosso nulla sotto. I capezzoli fanno capolino fieri sotto la leggera stoffa. I pantaloncini aderiscono così bene al mio corpo che è ben visibile il camel toe, o zoccolo di cammello, formato dalle mie grandi labbra. Mi piace lo sguardo di uomini e donne su di me.

Arrivo a Lido di Dante, che frequento abitualmente con il mio compagno. Parcheggio e mentre scendo realizzo che mi sto dirigendo verso la spiaggia nudista da sola, per la prima volta. Uscita dalla pineta, mi tolgo gli zoccoli e inizio a camminare sulla sabbia verso la zona naturista.

Anche se è sabato mattina, non ci sono molti bagnanti. La ben nota presenza di guardoni segaioli mi mette qualche pensiero, così alla fine decido di tornare verso la spiaggia libera frequentata dai tessili.

Quest'ultima è anche meno popolata di quella nudista. Stendo il telo, mi tolgo la canotta, lego alla vita il pareo, sfilo gli shorts ...

... e indosso il costume a perizoma che porto sempre nella borsa del mare. Tolto anche il pareo, mi adagio sul telo per godermi la mia giornata di mare in solitaria. In realtà non vado mai al mare da sola, sono sempre insieme al mio compagno o a qualche amica. Infatti poco dopo realizzo che invece di essermi rilassata mi sto proprio annoiando. Mi guardo intorno, nulla che attiri il mio interesse. Vado in acqua, ma dopo un po' sono sempre più insofferente. Decido così di fare una passeggiata verso la zona naturista, tanto più che da pochi giorni hanno aperto anche l'ultimo tratto.

Cammino nell'acqua vicina alla riva, è la prima volta che passeggio in topless da sola, questo mi dà una strana sensazione. Appena giunta nella zona nudista, vedo qualcuno che si avvicina. È un bell'uomo, sulla cinquantina, abbronzatura perfetta, bel viso e bel corpo. Non posso fare a meno di dare un'occhiata anche al suo membro, trovandolo di forma e dimensioni apprezzabili. Già mi aspettavo uno dei soliti approcci bruschi e maldestri, o peggio volgari. Invece iniziamo a conversare con grande naturalezza e senza accorgermene mi ritrovo a camminare in acqua al suo fianco. Quando siamo in fondo alla spiaggia, il ghiaccio si è proprio sciolto e siamo impegnati in una piacevolissima conversazione. Ci raccontiamo qualcosa l'uno dell'altra, anche lui ha una compagna che oggi non è potuta venire, frequenta abitualmente la spiaggia nudista. All'improvviso si ferma e indica il suo ombrellone. -Perché non mi ...