1. Astrid a Culo Pieno


    Data: 17/09/2019, Categorie: Lesbo Autore: Patrizia V., Fonte: EroticiRacconti

    ... abbondante e profumata. Mi porto la mano al viso e assaporo i suoi succhi, poi decido di approfittarne e le lubrifico il buchetto con le sue stesse secrezioni vaginali. Illanguidita dal suo orgasmo, Astrid non protesta… - Adesso mettiti a pecora – le intimo – Voglio prenderti da dietro. Lei obbedisce, da brava bambina: si solleva sulle ginocchia e mette la faccia nel cuscino, sculettando invitante mentre io mi piazzo dietro di lei. Mi piego e le passo la lingua nel solco sudato del perineo per sleccazzarle poi il buchetto occhieggiante mentre le infilo di nuovo le dita nella fica appena svuotata dallo strapon. Astrid sobbalza e mugola di piacere, contenta delle attenzioni che le continuo a riservare… Spingo la lingua nello sfintere semi aperto e la succhio di gusto. - Uuuh! – fa lei – Mi piace… Continua ti prego! Le succhio il culo e la penetro analmente con la lingua, facendola sobbalzare di piacere mentre continuo a masturbarla in fica con la mano piatta. Poi mi rialzo sulle ginocchia e osservo il buco rilassato e semi aperto: è spacciata… Appoggio appena la testa dello strapon all’ano: il lattice è imbevuto dei succhi vaginali di Astrid, e il foro anale è lubrificato dalla mia saliva: certo, non è come una preparazione regolamentare con il gel al silicone, ma non si può sempre avere tutto. Afferro Astrid per i fianchi e affondo brutalmente lo strapon dritto nel suo bel buco del culo. - AARGHHH!!! – urla Astrid, sbudellata – Mi spacchi in due… Che esagerazione. Mica era ...
    ... vergine, e lo stapon era ben oliato. - L’hai detto tu che la prossima volta lo volevi nel culo – le ricordo con voce suadente – Adesso stai buona e lasciami lavorare, che devo allargarti il buco. La poveretta ha già la faccia nel cuscino, che è contro la testata del letto, e non può sottrarsi in alcun modo al suo destino: lentamente ma inesorabilmente, le affondo l’intera asta nel retto, finché non sento le chiappe morbide contro l’inguine e l’intero strapon le è affondato nella pancia. L’ho riempita. - Oddio – singhiozza lei – Non ho mai preso niente di così grosso, là dietro… Mi sta squarciando il culo! Rimango piantata dentro di lei per qualche istante, tanto per consentire alle viscere di abituarsi all’intrusione contro natura; poi comincio ad estrarlo, ed è quello che fa più male perché si ha come l’impressione che ti strappino le budella. Per farmi perdonare, so spingo nuovamente dentro di colpo. - Aahhh! Estraggo lentamente, poi affondo di colpo un’altra volta. - Aahhh! E ancora… E ancora… - Aahhh! Aahhh! Sono sicura che Astrid si ricorderà di quella sodomia per il reso della sua vita. La inculo per almeno un quarto d’ora, facendola urlare a squarciagola per tutto il tempo, finché non raggiungo io l’orgasmo e me ne vengo lamentosamente, aggrappata ai suoi seni e con i denti affondati in una sua spalla. Lei avverte la mia estasi, mi sente contorcermi e tremare sopra di lei, sente il calore dei miei seni schiacciati sulla sua schiena, la forza delle contrazioni delle mie ...