1. La nuova vita - 1


    Data: 19/09/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: Foro_Romano, Fonte: Annunci69

    1. Copenhagen
    
    Aveva ormai 23 anni e le sue esperienze sessuali, iniziate come un piacevolissimo gioco, si erano fermate a quando aveva 8 anni, quando il padre lo aveva scoperto col vicino di casa, di un anno più grande ma già ben piazzato. Da allora aveva sempre evitato il sesso non per paura, anzi, ogni sera si masturbava pensando di farlo con un uomo. Quello che lo fermava era l'indecisione. Si sentiva decisamente gay ma forse era perché non aveva mai provato a stare con una donna. Non che non c'erano state ragazze che ci avevano provato con lui, ma anche alcuni maschietti anche molto attraenti, però lui aveva rifiutato tutti. E l'indecisione rimaneva. No, sentiva che era già troppo tardi. Doveva sbloccare la situazione, ma come? Come faceva di sua iniziativa? Cosa doveva fare? Dove andare? E soprattutto, con chi?
    
    Frequentava allora un vecchio signore molto colto che lo aveva iniziato agli studi scientifici, che gli piacevano molto. Il vecchio signore aveva un nipote, figlio di suo cognato defunto e della moglie danese di quello, che viveva in Danimarca, ma spesso era dallo zio in Italia (per chiedere soldi). Questo nipote, un po' più grande del ragazzo, era uno sbandato ma di buon livello, come solo i nordeuropei sanno essere. Vita sregolata, frequente uso di droghe leggère, sesso a tutto spiano, spesso facendosi pagare, ma non era un barbone.
    
    Era un tipo simpatico e, ogni volta che si incontravano, lo invitava ad andare da lui a Copenhagen, che lo avrebbe ...
    ... ospitato dalla nonna, dove viveva. Allora i paesi baltici sembravano, nell'immaginazione degli Italiani, la patria del sesso libero, dove si poteva fare di tutto. Quale soluzione migliore! Poteva accettare quell'invito più volte espresso e partirsene per il paese di Bengodi, dove avrebbe potuto finalmente avere le esperienze che gli mancavano. E così fece.
    
    Appena arrivato, quando furono in casa, gli spiegò il vero motivo perché era andato lì. Quello, etero incallito, non era d'accordo e cercò di fargli cambiare idea, però disse che lo avrebbe aiutato. La sera stessa lo accompagnò in una strada, l'unica ad "essere" a luci rosse. Vi affacciavano solo sexy shop, cinema porno, case chiuse piuttosto aperte e, solo lì, potevano passeggiare le pochissime prostitute "on the road". Ce n'era per tutti i gusti: etero, gay, trans e chi più ne ha più ne metta. Il tutto aperto l'intera giornata. E chi aveva mai visto tanto ben di dio!
    
    La sera e le sere seguenti andarono al Tivoli, il parco cittadino pieno di musica, spettacoli, sale-gioco e tanti pub. Da quelle parti si beveva solo birra, tanta birra, tanta che, un volta, riprese coscienza solo all'alba, davanti ad una tazza di cappuccino in una bettola del porto, dove l'amico l'aveva portato per fargli passare la sbronza.
    
    Già il secondo giorno, dunque, dopo aver fatto i suoi giri da bravo turista, nel pomeriggio tornò in quella strada da solo. Se la fece a piedi su e giù più e più volte. Che fare? Entrare in un locale etero o in uno ...
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