1. Una donna violenta


    Data: 20/09/2019, Categorie: Anale Hardcore, Sesso di Gruppo Autore: antonio-fusco

    ... champagne, pensai alla serata ormai conclusa, ma mi sbagliai, la donna ci fece sedere, compreso il marito, sul letto, infilandosi un vibratore nella figa, iniziò a spompinarci uno alla volta, la scena mi fece ricordare un vecchio film con protagonista Moana Pozzi, era una situazione molto eccitante vederla leccare prima il mio cazzo, poi quello di Johnny, infine quello del marito.Quando mi sentì venire, portò la bocca fino alla base dell'uccello, sentivo la gola, sembrava una figa, le venni dentro fino all'ultima goccia, poi mi fece colare lo sperma caldo sulla cappella. Esattamente nello stesso modo fece con il mio amico e con il marito. Un bel tris di pompe, non c’e che dire.Parte SettimaDovetti andare una sera, a fare delle consulenze tecniche, riguardo programmi di contabilità e di magazzino, da un cliente di mio fratello. Era titolare di un colorificio. Entrando nel retro del negozio, c’era l’ufficio, vi erano i computers, un fax, uno scanner, due scrivanie, degli armadi contenenti classificatori vari, ecc…mi diedi da fare…questo signore fu molto contento e fu così che mi chiese altre consulenze. Nell’uscire dall’ufficio mi sbagliai e presi una porta che conduceva ad un altro negozio, era una merceria…si proprio così, era una merceria…il signore mi disse che era il negozio della moglie. Questo ufficio in sostanza era una stanza in comune che si trovava tra il colorificio che dava su una strada e la merceria che dava dall’altra parte sulla strada parallela.Feci varie ...
    ... consulenze, ma il massimo fu, quando una di queste sere, ricevette la telefonata del figlio diciassettenne che doveva essere recuperato da qualche parte, dopo la partita di calcetto. Insomma, sarei rimasto da solo per circa mezz’ora. Non potevo farmi cazzate, ma non riuscii a trattenermi nel curiosare la merceria. Avevo il cuore in gola, ero eccitato da bestia, il fatto di trovarsi in una merceria da solo, era fantasmagorico. Un sogno, che mi perseguiva da vari anni, era quello di trovarmi da solo, nel piano intimo di un grande magazzino, uno di quelli, dove sono esposte le più belle cose al mondo, per metri quadri e metri quadri. Reparti giganteschi, dove l’intimo è esposto in zone, con tonalità di colori di tutti i generi.Per noi, amanti della lingerie penso che sia il più bel sogno che si possa avverare. Non ero in un grande magazzino, ma ero in una merceria di un certo livello, a giudicare dalle marche. Immediatamente, diedi un’occhiata al negozio ed individuai la zona dei collant, in particolare quella delle calze di nylon per reggicalze. Mi venne subito un idea, non dovevo perdere tempo, ma potevo prendere un paio di calze da ogni s**tola che ne conteneva 10 senza destare sospetti. Nere, marroni, blu, bianche, grigie, sabbia, ecc…questi furono i colori delle calze, tutte di taglia da poter essere indossate. Poi passai agli espositori dei collant che erano della Perla, Gerbe, Philippe Matignon, Bombana, Omero, Sisi, ecc…presi a vita bassa, 15 den, 20 den, corpino nudo, ...
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