Conoscenze in aereoporto
Data: 20/09/2019,
Categorie:
Etero
Autore: kakashi90
Essendo il mio primo racconto vorrei specificare che tutti i racconti che pubblicherò partiranno da una base vera, quindi persone realmente conosciute, posti realmente visitati ecc ma per il resto sarà tutto frutto della mia perversa immaginazione. Buona lettura.
La meta prescelta è Izmir. Città meravigliosa ed economica. Ho dovuto prenotare negli ultimi giorni e mio malgrado il volo migliore parte alle 4 del mattino da Roma Fiumicino, bhe sempre meglio di niente. Decido di andare prima all'aeroporto perché è risaputo che si possono perdere anche 3 ore tra check in e controlli.
Quindi mi ritrovo alle 00.30 in aeroporto e scopro che comunque prima dell'1.30 non avrebbero avviato le procedure. Mi guardo in giro e vedo che sono tutti lì in attesa, i più fortunati hanno una sedia d'appoggio mentre gli altri sono sdraiati a terra, arrotolati e semidormienti. Giro con il mio trolley finchè non scorgo una sedia vuota e mi accingo a sedermi e subito noto difronte a me una ragazza, una delle pochissime persone vigili, che legge un libro. Tra lo stanco e l'annoiato accendo il cellulare e apro una delle app per trascorrere il tempo anche se quella ragazza attira la mia attenzione. Ho un pensiero in mente, vorrei sapere cosa ci fa lì, dove sta andando, se è sola o con amici... fidanzato?
Comincio a fissarla sempre più spesso finchè, inevitabilmente, gli sguardi si incrociano e posso notare i suoi occhi grandi e nerissimi. Le sorrido lei ricambia e saluta con un timido ...
... "Hello".
Capisco che è inglese e dando fondo a tutto il mio bagaglio linguistico tra scuola e serie TV con sottotitoli intraprendo una conversazione. Sottovoce per non svegliare i vicini le chiedo:
- IO: Ciao, anche tu parti per izmir?
- LEI: No, torno a casa in Pakistan.
- Ah bene, piacere Roberto
- Piacere mio, Menas
- Ti va un caffè? qui dormono tutti.
- mmm ok, dammi il tempo di prendere il mio bagaglio.
Mette il libro in una borsa da tracolla mentre trascina con se un trolley rosso. Nel tragitto approfitto per guardarla bene: sarà alta non piu di 1.65, capelli nerissimi raccolti in una treccia, pelle color cappuccino, lineamenti molto tondi ma non grassa anche se ha un sedere abbondante, il seno non spicca. Indossa una maglietta gialla mezze maniche, jeans e scarpette da ginnastica.
Arrivati al bar lei ordina un tè mentre io il mio solito caffè macchiato con zucchero di canna. Anche se non parlo benissimo la lingua, riesco a capire che ha 22 anni, è di Islambab, lavora in banca. Mi racconta dei suoi genitori, di suo fratello e che era qui a Roma per una vacanza da sola perchè, mi spiega, le sue amiche non avevano i soldi sufficienti. Parliamo del più e del meno ma una parte della mia mente è impegnata a capire cosa mi attrae di lei. Una cosa è certa, più la guardo e più la voglia di scoparla diventa forte. Sarà il posto o che lei è straniera. Non è il mio tipo ideale ma quando penso a quel culo......
Comincio a fare il piacione, battutine, ...