1. Il sudore dei nostri corpi caldi ed esausti, sazi di passione..


    Data: 21/09/2019, Categorie: Etero Autore: Il Sole di Tom

    Il sudore dei nostri corpi caldi ed esausti, sazi di passione. Questa è la prima immagine che mi torna in mente se ripenso al nostro incontro. Il secondo per la verità, quello dove per ore ci siamo lasciati andare al sesso più sfrenato e senza sosta. Il giorno prima ci siamo conosciuti. Lì alla fermata del metrò ti stavo aspettando, in quella calda mattina di fine estate. Eri venuta fin lì con le idee molto chiare, e la cosa mi eccitava un sacco, così come quella maglietta scollata e quella minigonna di jeans. Più grande di me ma una donna davvero bellissima, decisa ad ottenere quello che vuole, senza vergogna o falsi moralismi, con un solo tarlo in testa, godere, quasi ossessivamente godere. Abbiamo bevuto il caffè in quella piazzetta, per poi andare a fare 4 passi parlando del più e del meno, intanto che ci addentravamo in quel piccolo giardino pubblico. Ormai il vaso del desiderio era colmo e stava per traboccare, era impossibile trattenersi un minuto di più. Il primo bacio è stato una scossa elettrica arrivata all�improvviso, con quella lingua che ha subito cercato di dominare tutta la mia bocca invadendola, seduti su quella panchina così in vista. Subito il cazzo mi è diventato durissimo, appena tu gli hai appoggiato su una mano per cercarlo e capire subito l�effetto che ti facevo. Anche le mie mani non sono certo state immobili, mentre si infilavano sotto la tua maglia alla ricerca di un capezzolo da eccitare, o mentre esploravano la tua coscia scoperta dalla ...
    ... minigonna cercando di risalire il più possibile. Eravamo troppo in vista però, sentivo l�esigenza di spostarci per poter fare ancora di più. Lì vicino c�era una collinetta in cima alla quale due panchine erano un po� più isolate. Ci siamo spostati subito e riseduti, e lì un po� più nascosti dalle piante la mia mano è andata molto più decisa tra le tue cosce, a incontrare quella mutandina trasparente e, con mia grande gioia, già bagnata. Tu eri arrapata davvero, e infischiandotene di essere sotto gli occhi di tutti quelle gambe le allargavi per facilitarmi il compito. Il bordo laterale di quello slip così fradicio non ci ho messo molto per farlo scivolare sopra le mie lunghe dita, che ora sentivano solo carne, pelle, pelo, bagnato. Le dita si facevano largo ed entravano tanto quanto tu iniziavi ad ansimare, cercando di invadere la mia bocca con la lingua ancora più forte, e stringendomi l�uccello dentro i pantaloni con sempre maggior vigore. Eri completamente eccitata ora, anche quando ti sei accorta che un signore, ai piedi della collinetta, si era fermato a guardarci, e probabilmente si stava eccitando lui pure osservando cotanto spettacolo. A me non bastava però così, non riesco a non far godere come dico io. Ti ho proposto di salire sulla mia auto che era lì poco distante. Purtroppo il tempo era tiranno, e dopo mezzora te ne dovevi già andare, non c�era tempo per recarsi al motel più vicino, ma ce n�era abbastanza per soddisfarsi un po� di passione. Quello sì. Saliti in auto ci ...
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