La professoressa
Data: 22/09/2019,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: NonTuttoMaDiTutto
... «lo sapevo che ti sarebbero state benissimo, hai le gambe meglio di tante ragazze. Vieni con me, mi è venuta un’idea.»
“Oddio! Cosa si starà inventando adesso…” pensai. Ma il giochino mi stava intrigando troppo e decisi di lasciarle fare, quella donna era un vulcano in eruzione.
Mi portò in camera da letto e cominciò ad aprire armadio e cassetti buttando sul letto alcuni capi intimi. Tutti femminili, naturalmente. Non occorreva molta immaginazione per capire dove volesse arrivare, e in meno di mezzora mi ritrovai perfettamente agghindato in intimo femminile, con tanto di fard, rossetto, trucco sugli occhi e parrucca bionda in testa. Guardandomi allo specchio a figura intera dell’armadio per poco non ebbi un mancamento… quella che vedevo era una ragazza, e pure figa… L’unica cosa che non ho potuto indossare erano le sue scarpe perché non ci entravo proprio. Lei mi chiese che numero portavo e capii che di lì a qualche giorno sarebbe comparso un paio di scarpe con tacco della mia misura.
«Sei uno schianto» disse, e mi baciò. «Mi sembra di baciare un’altra donna» sorrise e mi baciò di nuovo a lungo e profondamente. «E adesso voglio fare la lesbica fino in fondo.»
E così facemmo per oltre un’ora.
«Scommetto che faresti perdere la testa a più di qualche maschietto» mi disse qualche giorno dopo «mi piacerebbe che mio marito ti vedesse così, ti andrebbe?»
Ebbi improvvisamente il sospetto che questo fosse il suo vero obiettivo fin dall’inizio, ma non lo ...
... dissi. «Io non sono gay» risposi invece.
«Nemmeno mio marito lo è, ma penso che questo tipo di trasgressione lo divertirebbe.»
«Ne sei sicura?»
«Be’… so che i trans lo intrigano molto. Una volta ci siamo stati assieme ed è piaciuto a tutti e due.»
«Io però non ho il seno.»
«Non importa, sei molto femminile lo stesso, gli piacerai.»
«Ma non so se piacerà a me accarezzare o farmi accarezzare da un uomo… ti ripeto che non sono gay e non ho mai avuto esperienze con maschi.»
«Tu lasciati andare, vedrai che sarà divertente. E in tutti caso ci sono sempre io… e io sì ti piaccio, vero?» E sorrise con tutta la malizia di cui era capace, ed era tanta.
Arrivò la sera fatidica e suo marito, che più o meno aveva la sua età, sui trent’anni, mi vide solo dopo che ero preparato di tutto punto. Dall’espressione non ebbi difficoltà a capire che avevo fatto colpo e cominciò a squadrarmi dalla testa ai piedi.
«Cazzo! Sembri davvero una ragazza!» disse mentre io ero imbarazzatissimo, e non ero sicuro se il gioco mi stesse piacendo o no. Ma feci come aveva detto Elena, mi lasciai andare completamente, quello che sarebbe successo sarebbe successo…
Lei lo invitò ad accarezzarmi e ben presto il pisello uscì dallo striminzito perizoma che indossavo. Ci mettemmo sul letto tutti e tre ed Elena spinse la testa del marito, Roberto, fino a fargli sfiorare con la bocca il mio cazzo ormai duro, e lui cominciò a succhiare, mentre lei, eccitatissima, si masturbava e lo ...