1. Maz e morix - 9 – interludio con simona


    Data: 24/09/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Aleppe

    ... spremuta dei suoi testicoli. “Ingoiala tutta, puttana!”, le intimò il postino premendole la testa sul basso ventre del collega e impendendole così che l’eventuale fuoriuscita si riversasse sul banco. Simona per un po’ arrancò, ma anche stavolta riuscì a ingoiare tutto senza lasciare che neppure una goccia sporcasse la postazione che doveva rimanere intonsa per quando, un’ora dopo, sarebbero arrivati i veri clienti.
    
    “Io vorrei spedirle un pacco nel culo”, chiese l’ultimo “cliente”, mostrando a Simona un enorme cazzo nodoso già in tiro perfetto. “Sono cento euro. Da qui non riusciamo a far passare il pacco. Venga da questa parte che le apro lo sportello”, rispose Simona che, una volta consegnata la banconota al postino, si alzò in piedi, si diresse verso un piccolo sportello posto a fianco della postazione, lo aprì, si voltò, si inchinò a novanta gradi mostrando le chiappe al cliente e disse “ecco, adesso sono pronta, spedisca pure il pacco nel mio culo.” Naturalmente quello non se lo fece ripetere due volte, aggiustò la cappella sullo sfintere della malcapitata, spinse e la penetrò fino ai coglioni. Per la verità, senza che Simona facesse una piega, fatto che convinse il collega i poterla pompare come un forsennato. Immaginatevi la scena: una stupenda puledra ventenne che indossa un paio di scarpe nere col tacco, gambe e culo completamenete nudi, giacca color carta zucchero dell’uniforme dei postini, camicia azzurra e cravatta blu che, per la particolare posizione piegata ...
    ... in avanti, penzola e oscilla avanti e indietro mentre viene violentemente inculata da un’uomo di mezza età troppo eccitato per l’occasione avuta. Il movimento aveva fatto cadere il cappello sugli occhi di Simona. Lo sguardo del postino, nel rimetterlo al suo posto, incrociò quello di Simona e non resistettè: prese il cazzo ancora sguainato con una mano, pose la punta sulle labbra di lei e con l’altra mano le spinse la testa per cacciarglielo in gola. Quindi le sbottonò la camicetta, trasse le belle tette dal reggiseno, le massaggiò un po’ per lasciarle poi penzolare assieme alla cravatta. Simona, ora allo spiedo tra un cazzo in culo e uno in bocca, era più eccitante che mai. Ma i due se la volevano godere un po’, quindi cercarono con tutte le loro forze di resistere fino a quando, nonostante gli sforzi vennero all’unisono nei due di lei buchi. La postina, o troia come la chiamava il suo ricattatore, ingoiò tutto anche stavolta. Poi, appena il collega le estrasse il cazzo dal culo, per evitare che la sborra colasse per terra, si tappò il buco con un dito e si diresse verso il bagno per lasciar scolare il bianco e cremoso liquido nel cesso.
    
    Nel sentire questo racconto, Gianna aveva cominciato a eccitarsi e, di rimando, a toccarsi la fica bagnata. Finita la storia, si spostò dall’altro lato dell’auto, chiese al postino di aprire il finestrino, si voltò mostrando il culo nudo agli occupanti della macchina e disse: “Dì alla tua troia di leccarmi le chiappe e il buchetto”. Il ...