1. Messaggi piccanti


    Data: 24/09/2019, Categorie: Etero Autore: Enrico Erotico, Fonte: RaccontiMilu

    �Togliti le mutandine.�Leggo e rileggo quelle poche parole, nette ed inequivocabili nei loro esili caratteri neri, che si stagliano sullo sfondo bianco brillante dello schermo dello smartphone, mentre sento il battito del cuore che accelera leggermente. Non posso fare a meno di arrossire, e mi copro la bocca con la mano, per nascondere gli angoli di un sorriso che si sta aprendo contro la mia volontà.�Si può sapere chi &egrave che ti fa divertire così?� mi chiede Paola, la mia amica Paola, che mi siede di fronte, nel lungo tavolo che occupiamo con gli altri colleghi.�No, niente...� le rispondo, e la smorfia che ricevo di contro mi fa capire che non sono stata per niente convincente.Pochi minuti dopo, un altro messaggio. Le stesse parole di prima.�Togliti le mutandine.�Mi guardo intorno, facendo correre lo sguardo lungo il salone in cui ci troviamo. Sei là, al tavolo dei dirigenti, comodamente assiso, con quel tuo solito portamento così sicuro e solido che mi ha conquistato fin dal primo momento. Elegante, nel tuo completo firmato scuro, che ti sta così bene, scuro anche tu, con gli occhi neri, e quei pochi fili d'argento sulle tempie, intrecciati alla massa buia dei tuoi capelli mossi, ravviati dal gel e da sapienti tocchi di dita.Seguo la danza delle tue mani, che accompagna il flusso delle tue parole, che escono dalle tue bellissime labbra carnose. La tavola &egrave tutta per te, per il tuo fascino così magnetico ed inevitabile, quel fascino che mi ha irretito e mi ha ...
    ... fatta definitivamente tua, quella sera in ufficio di qualche mese fa.Ritorno con lo sguardo sulle tue mani, così grandi, così forti, così virili. Le ricordo sul mio corpo, ne rammento il calore sulla pelle, sui seni, sulle cosce, in mezzo alle gambe... Sento chiaramente il languore che si espande nel basso ventre, lento, a larghi cerchi concentrici, come un pigro, enorme serpente.Mi bagno, pensando alle tue dita dentro di me.I nostri occhi si incontrano. La brace che arde nel fondo delle tue pupille, il cui ardore percepisco nettamente su ogni cellula del mio corpo, mi fa capire che non puoi aspettare ancora, per vedere realizzato il tuo desiderio.Prima di scivolare con le mani lungo le cosce, tocco col pollice la fede che adorna il mio anulare e penso che sono proprio una troia e che, però, non ci posso fare nulla.Piano, pianissimo, stando quasi ferma, continuando a mantenere un contatto col mondo, sorridendo, rispondendo, annuendo, cercando di nascondere a tutti quello che sto per fare, mi muovo. Piego i polsi verso l'interno, insinuo gli indici negli spacchi laterali del mio vestitino estivo e forzo il tessuto, tentando di raggiungere l'elastico delle mutandine.Ruoto leggerissimamente il bacino, anche per lenire il prurito liquido che sta crescendo in mezzo alle mie gambe: la gonna dell'abito sale, scoprendomi quasi interamente le cosce, ed io affondo la sedia in avanti, per nascondermi sotto la tovaglia.Mi sento tutti gli occhi addosso, ma, tutt'intorno, nessuno pare far caso ...
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