La migliore amica della mia ragazza (seconda parte)
Data: 24/09/2019,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: lordweb
... tacchi a spillo altissimi che la rendevano alta quasi quanto me.
Non era la prima volta che vedevo Paola con quegli indumenti addosso, ma riusciva sempre a farmi eccitare tantissimo. In quell’occasione però l’eccitazione maggiore era dovuta alla novità, a Michela. Paola le aveva fatto indossare quel body che aveva comprato da poco e che lei aveva usato una sola volta. Paola stava molto bene con quel capo, ma su Michela era uno spettacolo indescrivibile.
Il body era nero, con dei ricami, e presentava delle aperture per lasciare scoperti i seni, la figa ed il culo. I lacci che circoscrivevano le parti superiori del seno di Michela lo mettevano in risalto in maniera eccellente, quel seno piccolo sembrava perfetto in quella cornice e non sfigurava in confronto a quello di Paola, che era di ben due taglie più grande. L’apertura sulla figa rivelava invece che Michela aveva lasciato un po’ di peli molto corti sul monte di venere, una striscia larga due dita e lunga forse cinque centimetri, mentre le sue labbra erano completamente depilate. Anche lei indossava delle autoreggenti, a differenza di Paola nere e non a rete, e delle scarpe aperte con tacchi molto più bassi rispetto a quelli della sua amica.
Io ero seduto sul divano con le gambe aperte ed il mio cazzo iniziò ad alzarsi. Paola allora mi disse “Sembra che al tuo uccello piaccia come ci siamo vestite, abbiamo scelto bene quindi”. Era insolitamente a suo agio in quella situazione, in intimità era sempre stata molto ...
... sicura e decisa, ma in presenza di estranei lo era molto meno. In quella situazione però era Michela ad essere un po’ in imbarazzo, restava qualche passo dietro a Paola che si era posizionata al centro del salotto davanti al divano.
Risposi a Paola “Siete entrambe stupende” e poi aggiunsi “Però non vedo bene Michela lì dietro e, soprattutto, non vedo il suo culo. È da tanto che aspetto per poterlo finalmente ammirare come si deve”. Paola mi rispose “Brutto stronzo, lo sapevo che non vedevi l’ora di poter avere tra le mani quel culo” e si mise a ridere.
Prese quindi per mano Michela, la tirò verso il divano e le fece fare un mezzo giro. Ora quel culo era finalmente lì davanti a me, così vicino che allungando un braccio avrei potuto toccarlo. Era ancora più bello di quanto avessi immaginato ed iniziai estasiato a fissarlo. Quello che si intuiva attraverso i leggings era tutto confermato, quel culo a mandolino era sodo e stava su sfidando le leggi di gravità. Paola continuò “Non sai quanto le invidio questo culo, anche io ne sono attratta. Infatti glielo tocco in continuazione, tanto io posso, vero Michela?”.
Queste parole fecero sciogliere un po’ Michela che si mise a ridere e si voltò verso di me dicendo “Già, lo tocca più lei che Luca il mio culo ormai”. Paola allora intervenne “Non voglio più sentire quel nome oggi, ora ti devi dimenticare di lui. Lo vedi il cazzo di Marco quanto è duro? È duro perché non vede l’ora di scopare questa tua bella figa. Quindi basta ...