Notturno 2417
Data: 25/09/2019,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: valchiria96
Ancora fermo in stazione, il treno per Parigi era già in ritardo. Annoiata e ancora sola nella mia cuccetta attendevo chiunque potesse tenermi compagnia. I miei desideri furono subito infranti appena il treno iniziò a muoversi. Una giornata di pioggia che insieme al vento si scagliava sulla vettura e così in ogni intercapedine del metallo freddo. Un biglietto di seconda classe, offerta lampo irrinunciabile; adoro Parigi e non potevo lasciarmi sfuggire l’occasione. Per due ore intere, quasi infinite, rimasi in balia dei miei pensieri quasi isolata dal resto del mondo. Alla prima fermata di quel viaggio lunghissimo, salì una donna sulla cinquantina; di bell’aspetto aggiungerei, ben vestita e molto formale. Erano appena le sette di sera e altrettante ore mi separavano dalla meta. Mi distesi sul quel lettino privo di quel calore che solo il letto di casa può donare; abbandonai le scarpe senza troppa cura. Per sconfiggere la noia avevo con me solo un vecchio libro ormai consumato dalle troppe volte che l’avevo sfogliato; in quel momento però non mi andava di leggere, quelle parole potevo quasi recitarle. Presi a fissare il vuoto immaginando tutte le magnifiche cose che avrai fatto da li a poche ore. Pensavo all’albergo, ai musei e alle strade di quella città sempre capace di regalare nuove emozioni. Avrei voluto tanto addormentarmi ma il sonno sembrava voltarmi le spalle. Invece, quella donna, che ancora mi aveva rivolto la parola se non per salutare al suo arrivo; prese a ...
... chiedermi quale fosse la mia destinazione e i motivi del mio viaggio. Anche lei attendeva di raggiungere lo stesso luogo, non per le stesse ragioni; disse che il suo era un viaggio di lavoro e che sarebbe stata la rappresentante di una mostra di articoli erotici. Mi sentii quasi imbarazzata ma non diedi troppo peso alla cosa. Quell’evento quasi mi incuriosiva e volevo saperne di più; giusto per farmi un po’ di cultura generale. -”Esiste veramente questo genere di mostre?”- -”Uh si certo che esistono e non solo a Parigi; ma non fare l’errore di pensare che si tratti di semplici oggetti da sexy shop. L’esposizione è da considerarsi una vera mostra artistica.”- -”Quindi i pezzi di cui parla sono opere uniche? Oppure finiscono comunque nella vetrina di qualche negozio particolare?”- Le chiesi curiosa. -”Si certamente, alcune cose sono solo opere d’arte che rimangono tali e fanno solo il giro del mondo, mentre altre sono prodotti commerciali; però ti prego dammi del tu e a proposito, io sono Angela”- -”Molto bene Angela, io sono Sara”- -”Ti ringrazio, non vorrei sembrare troppo formale; comunque Sara, ho una figlia che si chiama come te, lei però a differenza tua è un po’ più grande”- -”Guarda che coincidenza”- le risposi senza sapere che altro aggiungere. -”Si beh, lei mi avrebbe anche accompagnata ma sai il suo impiego da consulente finanziaria non le ha permesso di seguirmi in questi due giorni.”- -”Ah dunque anche lei come te ha questa passione particolare”- le chiesi con malizia e ...