1. Notturno 2417


    Data: 25/09/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: valchiria96

    ... perda nel tuo di dietro ”- Le sue parole venivano fuori con una naturalezza disarmante. -”Ah si, so bene cosa di cosa si tratta; ma perché indossarlo anche in queste occasioni?”- replicai. -”Ma come perché, Sara dai, è eccitante sentirsi piena in contesti meno intimi delle quattro mura di casa. Nascondere a tutti il proprio segreto godendosi ciò che si nasconde sotto i pantaloni. Sai, credo proprio che dovresti provare.”- Il suo sembrava quasi un invito; ma come si può essere così sfacciati? Pensai tra me e me. Ovviamente non la giudicai per questo, anzi, era ammirevole quel suo carattere così aperto e disponibile. -”Cosa? Qui? Ora?”- le mie parole, uscirono quasi a monosillabi, che altro avrei dovuto rispondere? Certo era che, per qualche motivo, la cosa mi solleticava la fantasia. Però in treno, con lei; forse era un po’ troppo eccessivo e poi non è che la conoscessi così bene. Quest’ultimo punto però, ripensandoci ora, non faceva altro che farmi galoppare la mente. -”Perché no? Se lo desideri, ho qualcosa anche per te in valigia, perché non dai un’occhiata? Magari trovi qualcosa di tuo gradimento, se avessi saputo che ti avrei incontrata avrei di certo avrei anche portato qualcosa di speciale; ma ad ogni modo, non giro certo a mano vuote”- Non dissi una parola, la osservai semplicemente, mentre si alzava per recuperare la valigia che era poggiata proprio accanto alla mia, sulla mensola sopra la porta della cuccetta. Angela tirò fuori un sacchetto in stoffa dal suo ...
    ... bagaglio e si sedette sul mio lettino. Ero seduta con le gambe distese sul lenzuolo mentre la schiena poggiava sulla parete della porta. -”Allora, Sara, vediamo un po’ cos’ho con me”- Iniziò a tirar fuori, uno dopo l’altro i suoi trastulli da viaggio, c’erano un paio di vibratori in metallo di cui uno dorato e lungo mentre l’altro era argentato e leggermente più corto. In oltre, tra le altre cose, ricacciò anche un plug anale particolarmente ingombrante. Per ultimo, ma non meno importante, mi mostrò un piccolo vibratore a forma di ovulo in plastica rosa, non era esattamente leggero e poteva essere azionato a distanza. -”Non ti fai mancare proprio nulla eh? Cosa mi dici di quell’ovetto rosa?”- Non poche fantasie mi passarono per la testa in quei pochi secondi. -”Vedo che l’hai notato eh? Beh questo è un simpatico giochino, tanto piccolo ma straordinariamente potente. Non so se hai fatto caso anche a quest’altro pezzo; si è un telecomando ed il funzionamento del tutto, come puoi ben immaginare, è molto semplice. -”Si, si, vedo vedo; però dimmi, potente quanto?”- la mia curiosità cresceva a dismisura, quell’affarino, insieme a quel filo rosa per estrarlo, sembrava molto simile ad un tampax vibrante. -”Eh, quanto forte, dipende da cosa intendi tu per forte; non so bene come tu sia abituata; però...”- -”Beh, Angela, ho il mio personale me è un classicissimo vibro, nulla di particolare, vibra abbastanza da svolgere a pieno il suo lavoro, ecco”- -”Allora non sei del tutto estranea alla ...
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