Diego e il pisellone nero
Data: 27/09/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: RedTales
... culetto bianco?”
Lo guardò di nuovo in modo strano, come se non avesse capito e così ripeté lentamente,indicando anche con le mani: “tuo cazzo in mio culo. Vuoi?” e, per essere ancora più esplicito si alzò, si abbassò i pantaloni della tuta che portava e gli mise davanti al naso le sue chiappe. Non era niente di speciale e poca cosa in confronto a quel delizioso culetto che doveva avere il loro amico ma anche il suo non era da buttare e poi era bianco e… completamente senza peli. Colpendosi una natica con uno sculaccione gli ripeté la domanda: “mi scopi? Metti tuo cazzo in mio culo?”
Poiché era ancora muto e serio pensò: “adesso o mi scopa o mi manda a cagare e se ne va”.
Umar optò per la prima anche perché quel culetto magro, sodo e così pallido gli sembrava una cosa assai strana e alzandosi si spogliò in un attimo.
“Dio mio ma sei uno spettacolo! Ma dove tenevi nascosta tutta quella roba? Ma come faceva a starci dentro i jeans? Sei stupendo! Hai un cazzo da favola! Ma è enorme!”
Si abbassò e iniziò ad ammirarlo, sollevandolo con le mani per poi farlo ricadere e iniziando quindi ad accarezzarlo e poi a leccarlo. L'altro, ridacchiando, lo guardava mentre si dava da fare con quel salame che, minuto dopo minuto, diventava sempre più grosso e lungo. Quando, anche sforzandosi, riuscì a spingerselo in gola solo per la metà, decise che era giunto il momento di provare a prenderlo. Gli disse di aspettare e andò prendere lubrificante e preservativi. Come gli srotolò ...
... il condom sull'uccello che ormai era dritto e duro, il ragazzo si mise a ridere e fece altrettanto quando gli passò sopra il silicone. Ormai erano tutti e due eccitati e al: “adesso mi scopi. Mi metti il cazzo in culo.” fece di si con la testa. Si appoggiò anche lui al tavolo e allargò le gambe e, un attimo dopo, si ritrovò impalato, senza tanti complimenti da quel bestione. Per fortuna che il suo sfintere era ben allenato, altrimenti lo avrebbe sfondato. Infatti glielo appoggiò contro guidandolo con la mano e appena lo sentì al posto giusto spinse con forza. La grossa cappella si aprì il varco vincendo immediatamente la lieve resistenza opposta dai muscoli e si trascinò completamente dentro l'altra buona ventina di centimetri. E iniziò subito a martellare. Appoggiò le mani sui fianchi per inarcarsi meglio e spingerlo sempre fino in fondo e non smise fin che non raggiunse il traguardo. Non disse nulla, non sottolineò nemmeno il traguardo, forse solo il respiro gli si fece più accelerato. E non c'era molto da aggiungere al suo silenzio che ben esprimeva quel rapporto fatto solo per soddisfare una voglia istintuale, dove il piacere era dato solo dal coito e non prevedeva preliminari e tutta ciò che poteva scatenare la fantasia per aumentare l'eccitazione.
Poco dopo si sfilò, guardando il preservativo pieno di crema che penzolava in parte sfilato e Diego, anche se era ancora “perso” per il piacere che aveva provato dall'essere scopato da un calibro così e che raramente aveva ...