Il fotografo - Racconti Erotici

Il fotografo

Sono un sessantenne, sto passeggiando in un parco naturale della mia cittadina con la mia fotocamera, cerco qualcosa da fotografare, fiori, insetti, piccoli esseri viventi che corrono fra l'erba e gli arbusti di questo meraviglioso boschetto, vedo un bocciolo di un fiore che non conosco, in realtà non ne conosco nessuno, ma questo è un bocciolo illuminato dalla luce del sole quasi di taglio, sembra illuminato dall'interno, apro le gambette del piccolo cavalletto e posiziono la mia macchina con ottica macro, sono a pochissimi cm dal fiore e comincio a mettere a punto l'inquadratura e la messa a fuoco, sto per scattare e la luce sparisce di colpo, alzo gli occhi e vedo che un ragazzo si è messo proprio fra me e la luce, lo guardo un po' male e lui capisce subito che ha scelto la posizione sbagliata, si scusa e si sposta aspetta che io scatti qualche fotogramma e poi con un sorriso a 64 denti mi chiede se sono un professionista, ha giudicato sicuramente dalla fotocamera che uso e da come ho usato il telecomando per scattare.

Mi tiro su, e ora che l'ho di fronte lo vedo bene, è un ragazzo sui 30anni, forse meno, capelli castani e occhi di un blu/verde che sembrano due gioielli incastonati in un viso simpatico e carino, rispondo alla sua domanda spiegando che sono in pensione, per anni ho lavorato con la fotografia e ora passo il tempo scattando a tutto quello che trovo di interessante, mi chiede se sono della zona e alla mia affermazione mi invita a casa sua per vedere i ...

... suoi cimeli fotografici, accetto promettendo e rispondo che lo farò.

Per più di un'ora camminiamo nel parco e parliamo di fotografia, lui si limita alle solite riprese, panorami e foto con amici durante le vacanze ma vorrebbe capirci di più, gli piacerebbe imparare a fare ritratti e delle serie in casa, con luci precise e inquadrature non banali, mi chiede consigli e attrezzature ma poi mi dice che ne possiamo parlare davanti a una birra fresca che tiene in frigorifero, usciamo dal parco e capisco che è a piedi, gli piace camminare e abita a poca distanza dal parco, una decina di minuti a piedi dice, io gli offro un passaggio che lui accetta immediatamente.

Durante il tragitto guardo il ragazzo più volte, mi faccio anche la domanda del perchè lo scruto da capo a piedi, lo trovo attraente, io etero convinto sto fantasticando su come sarebbe piacevole coccolarlo, mi stupisco di me stesso ma sento anche che mi parte un principio di erezione e nella mia testa vedo un quadro di me e lui stesi su un letto a fare del sesso, allontano questi pensieri ma non riesco a farlo perchè il ragazzo mi sta sorridendo e mi eccitano i suoi sguardi.

Siamo entrati in casa, piccola e ordinata, mi fa accomodare su un divano mentre apre le birre e me la offre, si siede di fronte a me e mi spaizza con una frase, "dimmi la verità, mi trovi carino?, devo dirti che io sono gay, o meglio non lo so, ma mi piacciono gli uomini come te", lo guardo e poi mi alzo e mi avvicino, gli prendo il viso fra le ...