Un coinquilino stallone.
Data: 30/09/2019,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Dominazione / BDSM
Autore: Stephan Zanzi
Era diventata un ossessione. Ovunque andassi c�era qualcosa che mi faceva pensare al sesso. E purtroppo Elena, la mia fidanzata, non mi era di grande aiuto. Continuava a dichiararsi fedele alla sua idea di rimanere vergine fino al matrimonio. Per tenermi buono mi faceva delle seghe, e devo dire che con la pratica era diventata anche molto brava, ma le seghe, come già vi ho detto, non mi bastavano più. E allora avevo cominciato a dare di matto. Mercedes mi era stata molto utile, ma non mi era bastato. Ovunque andassi c�era una ragazza con una minigonna molto corta o uno scollo tremendamente osceno che mi facevano venire voglia di sborrare. Neppure a casa ero tranquillo, e adesso vi spiego il motivo. Innanzitutto devo dirvi che non abitavo più con i miei genitori; siccome a lavoro mi avevano trasferito in un�altra sede, ovvero la cucina di un ospedale, avevo sentito il bisogno di trasferirmi per avvicinarmi al posto di lavoro. Se non avessi fatto così mi ci sarebbe voluta un�ora per raggiungere l�ospedale. Invece, in questo modo, mi ci volevano solo cinque minuti per arrivare a lavoro. L�appartamento che avevo preso in affitto infatti era a cinquanta metri dall�ospedale. Avevo preso in affitto la casa insieme ad un collega, cioè il magazziniere della cucina, un certo Rocki, il quale anche lui veniva da molto lontano e quindi aveva sentito il bisogno di trovare casa vicino al posto di lavoro. Ci eravamo quindi messi d�accordo e avevamo deciso di prendere un appartamento ...
... insieme. Il punto è che, cari lettori, Rocki era un trombatore da competizione, uno stallone da monta di razza, un vero maschio alpha, e ogni volta che rientravo a casa lo trovavo in soggiorno, oppure in cucina, o anche in bagno, che si stava scopando una puledra fresca fresca di rimorchio. Ce ne aveva una diversa ogni giorno, riusciva a rimorchiare con la stessa facilità con cui avrebbe bevuto un bicchiere d�acqua. Rocki non era molto bello; a dirla tutta aveva un viso davvero poco raccomandabile da narcotrafficante, però aveva un corpo che avrebbe fatto perdere la testa ad ogni donna. Era tutto duro, aveva muscoli d�acciaio, e soprattutto aveva un cazzo pauroso. Non era semplicemente lungo, era anche grosso, cioè grosso di diametro. Era una vera bestia, e le donne ci perdevano la brocca quando lo vedevano. Ebbene, vedere Rocki montarsi quelle grandissime maiale mi faceva stare male, perché sarebbe piaciuto anche a me averne una, e invece io rimanevo sempre a bocca asciutta. Dovevo sempre accontentarmi delle seghe, mentre lui si montava il meglio del meglio delle maialine in circolazione. Che poi se le scopava senza ritegno, cioè voglio dire non è che se ne andava in camera sua a sbattersele, ma se le ingroppava ovunque, come già ho detto poco fa, nel soggiorno, nel bagno, in cucina, tutti posti dove potevo vederlo. Certe volte pareva che lo faceva apposta, quasi come se ci godesse del fatto che io potessi vederlo mentre si fotteva la puledra di turno. ...