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Puntuale come sempre
Data: 01/10/2019, Categorie: Trans Autore: Inkhana
... tuffò con voracità sulla sua asta puntata verso il cielo. Davanti a me vedevo la sua testa salire e scendere ritmica, il viso di Alexia trasfigurato dall'estasi e i due buchi di Giulia che brillavano per l'eccitazione. Non resistetti e m'inginocchiai dietro di lei, affondando la faccia tra le sue cosce aperte. Giulia accolse la mia lingua con un gemito di piacere e allungò la mano per afferrare la mia testa e spingerla a sé. Con la lingua giocavo col clitoride e lasciai che il pollice s'infilasse tra le grandi labbra. Un ennesimo gemito le salì dalla gola e la sua testa prese a pompare ancor più profondamente quell'asta eretta. Asta che mi chiamava sempre più forte. Un desiderio mai provato prima mi stava bruciando le viscere. Volevo quell'uccello trans per me. Dalle natiche di Giulia salii baciandole la schiena. Da quella posizione potevo vedere il viso di Alexia perso nel piacere della fellatio e il suo prominente seno che si alzava abbassava al ritmo del suo affanno. Proseguii, contando e baciando ogni vertebra di mia moglie, accarezzandole il fianco del petto e stringendole i capezzoli. Le giunsi vicino al viso. Le baciai un'orecchio e poi scesi alla guancia. I suoi occhi incontrarono i miei. Bruciavano di passione. Mi capì al volo. Si tolse quel bel gelatone dalle labbra e me lo offrì. Un lieve panico mi pervase. Stavo per compiere un enorme passo. Un passo che non avrei mai pensato di fare. Ma ormai ero lì, con il desiderio che cresceva dentro di me, con mia ...
... moglie sfrenata in un impeto di sesso che non avrei mai creduto possibile, con una bella transessuale con un uccello di tutto rispetto, duro e caldo davanti al mio naso. Presi il coraggio a due mani e mi gettai su quel serpente lucido. Lo sentii riempirmi il palato, le rughe vibravano sulle mie labbra. Una mano si appoggiò sulla mia testa e mi invitò a continuare. Pian piano presi il ritmo, salivo e scendevo e facevo roteare la lingua intorno alla cappella. Stavo facendo quello che adoravo sentir fare al mio cazzo durante i pompini. Con una mano accarezzai le sue palle tese, poi le massaggiai. Erano gonfie di lussuria. Udivo il rantolo di piacere uscire dalla bocca di Alexia. Mia moglie era lì, con gli occhi fissi su di me, un sorriso complice e ardente. Lo sfilai dalla bocca e glielo offrii di nuovo. Lei lo gradì. «Voglio anche il tuo!» mi disse. Non me lo feci ripetere due volte e le porsi il mio membro di nuovo eretto. Giulia si divideva due grossi cazzi gonfi e pronti a soddisfarla. Succhiava uno e poi l'altro. Ci masturbava. Ci accarezzava i coglioni. Sembrava assatanata! Non l'avevo mai vista così eccitata. «Anche la mia patatina ha bisogno di un po' di cure.» disse girandosi su quattro zampe e muovendo il bacino con fare lascivo. Io e Alexia ci guardammo e da galantuomo le cedetti il passo. Lei si avvicinò al sesso aperto di mia moglie e vi affondò il suo serpente tentatore. Giulia ansimò e inarcò la schiena per avvicinarsi di più a quel suo ...