La mia prima volta con un uomo
Data: 01/10/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: tralemiegambe
... ancora dormiva.
Intorno a me c'era solo una stanza illuminata dai soli raggi solari ed il mio amico che dormiva sul suo letto con solo un lembo di lenzuolo a coprirgli la zona dell'inguine. L'uccello mi pulsò.
Mi sorpresi a indugiare su quel lembo di lenzuolo. Scossi la testa per riprendermi perchè, il pensiero che mi aveva attraversato la mente era assurdo. Mi rimisi sotto il mio lenzuolo, assaporando il solletico del cotone sulla mia pelle nuda e la morbida resistenza che opponeva il mio uccello alla stoffa.
Tentai di masturbarmi, ma mi sembrava che tutti i rumori, in quella camera, silenziosa, fossero amplificati a 1000. Mi liberai del lenzuolo, rimanendo nudo ed eccitato, era una sensazione ancora più eccitante. In quel momento Mario si mosse, io scattai a coprirmi nuovamente, imbarazzatissimo, ma lui si era solo girato sul fianco.
Ora potevo vedere il suo culo e questo mi fece eccitare ancora di più, lo guardai per diversi minuti massaggiandomi il cazzo lentamente e immaginando che fosse il culo di una ragazza (al buio.. poteva anche sembrare); la cosa strana è che continuai a massaggiarmelo, sentendomi ad un passo dall'orgasmo, per un sacco di tempo, ma non eruttavo mai.
Quando Mario si girò un'altra volta, intravidi la sua asta e, se prima un pensierino timido, ambiguo e omoerotico aveva semplicemente fatto capolino nella mia mente, adesso era vestito da "konx" e fece irruzione nella mia mente sfondando la porta con un calcio e cominciando a sparare ...
... con il mitra.
Avevo visto Mario nudo ed eccitato molte volte durante le nostre serate porno, con le turiste tedesche, ma non lo avevo mai visto dal punto di vista gay, ANZI, più lui faceva gemere la sua ragazza, più io cercavo di far godere la mia ed era un modo per accrescere le nostre prestazioni a vicenda. Lui era molto ben dotato e le ragazze lo apprezzavano molto (chcchè ne dicano) ma nessuna si lamentava mai nemmeno di me. Molte volte la situazione ci portava anche a creare delle magnifiche architetture di corpi nudi in cui due ragazze e due ragazzi avevano sempre qualcosa che li teneva impegnati nelle parti intime.
Ma in quel momento quella piccola porzione di asta che intravedevo nel buio era una tentazione irresistibile. Indugiai per molto tempo, pietrificato ed, allo stesso tempo, eccitato da morire nel mio letto; sperando che si muovesse ancora quel poco che sarebbe stato sufficiente a rivelare tutto il suo uccello. Ma questo non accadeva.
Ad un certo punto, senza nemmeno essermi reso conto di come ci fossi arrivato, mi trovai in piedi a fianco del suo letto, con il mio uccello in mano e il fiato grosso.
Per un momento il pensiero di una tale intimità con lui mi sembrò addirittura un fatto positivo in quella che avrebbe potuto essere la successiva evoluzione quando ci fossero state altre ragazze. Ma proprio mentre stavo cercando di scacciare questo pensiero, le mie ginocchia si piegarono e io mi trovai in ginocchio a pochi centimetri da quella sua verga ...