Ladri in vacanza - parte 3
Data: 03/10/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: foxtied
Passa qualche istante di silenzio totale, sento solo il respiro di chi è entrato nella camera… con gli occhi bendati e fasciati dal nastro adesivo non so neanche se le luci siano accese o meno. Mi sento toccare tra le gambe: una mano risale dalle cosce fino al pene, che poi avvolge con le dita. Inizia a sollecitarmelo per farlo diventare duro, io accenno una reazione ma subito una mano mi preme sul collo, facendomi chiaramente capire di stare fermo.
Mi masturba lentamente con una mano, mentre con l’altra mi prende i testicoli senza tralasciare di spingere un dito tra le natiche, a cercare il buco sul quale si poggia e preme… Il pene mi diventa duro e a questo punto me lo sento prendere in bocca… me lo succhia e lo lecca, lo prende fino ai testicoli mentre il dito mi penetra completamente. Quello che mi sta facendo mi fa contorcere sul letto e le corde mi segnano polsi e caviglie. Va avanti per parecchio tempo, portando alla soglia dell’orgasmo per diverse volte, per poi fermarsi… puntualmente. Sono fradicio di sudore quando sento la punta del suo pene strofinarsi sulla mia… gli piace molto fare questa cosa evidentemente… continua, masturbandomi e masturbandosi a sua volta, finché mi porta di nuovo sul punto di schizzare e stavolta, dopo una breve pausa per “sincronizzarsi” con il suo, mi fa venire copiosamente nello stesso momento in cui anche lui mi ricopre il pene di sperma. Mi provoca un orgasmo molto intenso e lungo, sento i liquidi caldi mescolarsi e scivolare ...
... sull’asta e sull’inguine… non si ferma, prosegue anche dopo l’orgasmo, prolungandolo in una sorta di tortura che mi fa letteralmente inarcare sulla schiena. Se non fossi imbavagliato probabilmente urlerei, non so se di piacere, di dolore o di costrizione.
Poi si ferma… si allontana per un attimo dal letto, per poi tornare con le solite salviettine umidificate che usa per ripulire: si sofferma a controllare i nodi delle corde che mi legano e poi, nel silenzio, esce e richiude la porta a chiave dietro di sé. Sono stremato… spero mi lasci riposare, perché la negazione dell’orgasmo per tutto quel tempo, e poi l’orgasmo stesso, mi hanno spossato.
Mi addormento. Apro gli occhi quando sento il rumore della serratura, mi sveglio quasi di soprassalto. Sento che qualcuno mi sta slegando dal letto, poi mi tolgono il bendaggio dagli occhi e vedo che c’è il boss con altri due: “Dormito bene, spero…” Mentre mi tolgono il bavaglio vedo un alone sbiadito sul lenzuolo, evidentemente tracce delle sevizie notturne, e sicuramente lo avrà notato anche lui. “Metti l’accappatoio, ti portiamo a fare colazione”, mi dice mentre mi slegano le mani.
Mi alzo e indosso l’accappatoio, inforcando anche le pantofole di spugna. “Fallo andare in bagno, poi venite in cucina…” Il boss e uno dei due escono, mentre l’altro mi lega le mani dietro la schiena e poi mi indica il bagno…
Entrati nel bagno, anziché slegarmi le mani mi fa voltare verso di lui: “In ginocchio…” – “Perché?” chiedo… “Non fare domande, ...