Ladri in vacanza - parte 3
Data: 03/10/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: foxtied
... mettiti in ginocchio e zitto…” Obbedisco e lo vedo sbottonare i pantaloni… poi tirare fuori il pene e prenderselo in mano, già duro e dritto: “Ora te lo metto in bocca e tu succhi e lecchi per bene, senza fiatare…” Non mi da tempo di replicare, me lo ficca tutto in bocca tenendomi per la testa, schiacciandola verso di lui con una mano, mentre con l’altra chiude la porta. Mi scopa in bocca a forza per diversi minuti, finché mi allaga la gola di sperma… “Ingoia… tutto… e poi leccami la cappella…” Cerco di oppormi ma sento la canna della pistola toccarmi la testa… quindi obbedisco.
Finito il “servizio” mi consente di fare le mie cose e una doccia, slegandomi le mani da dietro la schiena. Finalmente posso lavarmi i denti e togliermi il sapore di sperma dalla bocca, almeno per il momento a questo punto. Mi asciugo, poi sempre in accappatoio e pantofole, mi lega i polsi e, senza imbavagliarmi, mi porta a fare colazione. Mi siedo e cerco il boss con lo sguardo… lo fisso, come a fargli capire che è successo di nuovo. Restiamo soli mentre mangio un cornetto, gli altri sono andati a farsi un bagno in piscina, in giardino: “Devi forse dirmi qualcosa?” mi chiede… “Si, ho dovuto fare un pompino a uno dei tuoi, ma non credo sia lo stesso che è venuto anche stanotte… questo non si è preoccupato di farsi vedere” – “Mi dispiace, spero non accada di nuovo, ma non posso farci più di tanto. Oltre a ribadire che non dobbiamo creare problemi, non posso fare…” – “Quindi devo passare la ...
... settimana a ingoiare sperma continuamente?” – “Spero di no… Ora finisci di mangiare”. La conversazione si chiude lì, mentre finisco di mangiare due dei compari rientrano: “Spogliatelo nudo e legatelo alla sedia di sotto. Imbavagliatelo e bendatelo bene, poi tornate su…” Scendiamo quindi al piano di sotto, mi dicono di togliere accappatoio e pantofole e poi mi fanno sedere sulla sedia: mi legano polsi e gomiti alla sedia e fanno poi la stessa cosa con le caviglie e le ginocchia, con le gambe divaricate, ma almeno stavolta non mi tirano i piedi all’indietro; mi avvolgono ovviamente il collo e lo fissano allo schienale, per poi avvolgermi anche il petto e i fianchi. Palla in bocca e nastro adesivo completano l’opera, imbavagliandomi e bendandomi gli occhi. E un’altra mattinata si avvia a passare in questo modo, sicuramente una bella vacanza, non c’è che dire.
Li sento uscire e chiudere la porta. Almeno non ho dovuto succhiare il pene a nessuno, per ora. Non sento rumori, ma la porta chiusa li attutirebbe in ogni caso, quindi non posso sapere se sono ancora in giardino, in casa o se siano usciti. Il tempo passa e fortunatamente sono legato in una posizione non troppo scomoda, anche se i nodi sono molto stretti. Credo dopo almeno un paio d’ore, qualcuno entra nella stanza, sono almeno in due… vengono verso di me: mi slegano dalla sedia, mi fanno alzare e subito mi rilegano le mani dietro la schiena. Mi infilano le pantofole e mi portano fuori, mi fanno salire la scala e capisco che mi ...