1. Superare una barriera


    Data: 04/10/2019, Categorie: Trans Autore: alessiapuledra

    ... l’asta e gli passo la lingua sulla cappella. E qui succede qualcosa.
    
    “Dove abiti?” “Qui vicino, ma sono in bici. Ci metto circa mezz’ora.” “Se mi spieghi ti raggiungo.” Lo guardo dal basso. Ho il suo cazzo in mano. Stavo facendogli un pompino fantastico. Penso non creda alle sue orecchie. Rimette il cazzo nella tuta. Poi mi spiega. “Ma sei sicura? Non è che poi vai via”. “No, ci vediamo da te” “OK, quando arrivi ti faccio posteggiare al posto giusto”. E così si avvia in bici.
    
    Mi alzo sistemandomi la gonnellina. Penso di esser impazzita. Un signore mi avvicina chiedendomi quanto voglio. Come se fossi una prostituta a pagamento. Gli dico che oggi sono impegnata. Continuo a chiedermi se sono diventata pazza. Andare a casa di uno sconosciuto. E poi? Vestita così sono una bella trav, ma in casa dovrò spogliarmi. Sono troppo maschile. Però che eccitazione entrare in un’abitazione come Alessia. L’ho sempre sognato. Che paura. Ma che eccitante, bruciante desiderio.
    
    Dopo mezz’ora sono davanti a questa cascina. Ho il cuore in gola. Lui si affaccia sull’aia e mi fa segno dove posteggiare. Mi manca il fiato. Posso ancora scappare. Ma comanda Alessia. Apro la portiera. Lascio uscire le gambe nel modo più sexy possibile. Lui è visibilmente eccitato. Eccoci. Due gradini. Entro.
    
    “Prego. Come ti chiami?” “Alessia” “Prego Alessia, mettiti comoda. Aspetto che mi tolgo il giubbotto. Vuoi qualcosa da bere? “No, grazie” rispondo con un filo di voce entrando verso quello che sembra ...
    ... essere il salotto. “Non è molto ordinato. Sai, vivo da solo” “Non ti preoccupare” Poi si accosta dietro e mi sfiora le gambe. Tremo. “Tranquilla. Preferisci farlo qui o in camera da letto?”. Va bene qui. Appoggio la borsetta e mi giro. Lui mi abbraccia. Mi palpa le cosce e il culetto. Poi mi bacia. Come pensavo mi fa togliere lo spolverino e la gonna. Lui si toglie i pantaloni. Sono in magliettina, perizoma, autoreggenti e tacchi a spillo di fronte ad un uomo nudo con il cazzo eretto. Mi sento donna. Fino in fondo. Faccio un passo. Gli prendo il cazzo in mano, un mio ginocchio si insinua tra le sue gambe e lo bacio avidamente. Sento la sua lingua sulla mia. Il suo cazzo che vibra nel palmo della mia mano. Poi lentamente mi siedo sul divano e comincio a leccarlo. Non è più un semplice pompino, è la degustazione di un frutto proibito, è adorare il cazzo. Lo assaporo completamente.
    
    “Basta, ti prego o ti sborro in bocca. Sei troppo brava” Mi alzo, lo guardo negli occhi e salgo sul divano in ginocchio “Leccami” gli ordino. Sento la sua lingua umida che si intrufola nel mio sederino. Indugia sul buchino, risale lungo il solco, poi scende. Mi prende la pisellina e comincia a succhiarla. Non so nemmeno su che pianeta mi trovo. Forse in paradiso. Poi si alza e mi penetra. Non ha nemmeno messo il preservativo. Sento il suo cazzo scivolare dentro di me senza alcuna resistenza. Sono bagnatissima. Mi da dei colpi profondi. Le sue grosse palle schiaffeggiano il mio culetto. Mi tiene per i ...