1. Voglia


    Data: 05/10/2019, Categorie: Masturbazione Autore: Malena N

    Una volta sola, cazzo! Una volta sola vorrei arrivare in orario! Scendo le scale di corsa, un saluto frettoloso, ed eccomi qui, direttamente in sala, senza passare neanche per lo spogliatoio. Sfilo via il maglione e, buttate a terra tutte le mie cose in un angolo random, raggiungo le altre. Tutte precisine queste. Tutte schifosamente puntuali, tutte noiosamente già pronte. Calzini abbinati alla fascia nei capelli e tute coordinate. E che palle! E che ci faccio qui? Mi sento un pesce fuor d'acqua. Spettinata, disordinata e sfatta come non mai. Sfatta e distratta. Come se poi essere distratta fosse la cosa peggiore! Sono bagnata, ragazze. Eccitata e fradicia, ma voi che ne sapete. Che ne sapete voi della voglia che mi assale e pervade ogni angolo di questo corpo. La voglia incalzante, la voglia incessante, la voglia. Questo fottuto leggins non mi da pace. La cucitura doppia sfrega continuamente le labbra già gonfie e provate dalla sega che mi sono fatta prima di arrivare qui. Mi sono segata, si. O preferite che dica mi sono masturbata? Non cambia molto sapete. Ho ficcato due dita dentro e ho spinto forte. Dentro e fuori, dentro e fuori, finché non mi sono venuta in mano. Questa mano, che non ho neanche lavato. Mi sono svegliata così. Anzi no, sarò sincera, mi sono già addormentata così! Con un unico e dannato pensiero, con un solo e incontrollabile desiderio. Lo voglio. Faccio e disfaccio tutto da sola. Sei qui o non ancora? Voglio saperlo! E comunque poco importa, guardami. ...
    ... Vengo qui da giorni, settimane. Ti cerco, ti aspetto. Cosa mi è passato per la testa, non lo so. Sono senza mutande ma le mutande non sono l'unica cosa che non ho. Le ho lasciate a casa insieme al pudore. Ma prego! Continuiamo pure questa fantastica ginnastica del cazzo! Inspiriamo, espiriamo. Ma io non respiro, oggi ansimo. Inizio a muovermi lentamente. Sciolgo i muscoli, libero la testa, inarco la colonna e piano piano sono giù, piegata in avanti con le mani poggiate sul pavimento. Non è giornata, non lo è. L'unica cosa che mi passa per la testa è che sono a pecora. A pecora, stretta nei leggins neri che porto senza mutande. Pensieri sconci mi attraversano la mente, la voce dell'istruttrice mi arriva ovattata, ci sono specchi ovunque. Fatemi uscire da qui! Alzo appena lo sguardo, gli occhi sono accesi, le guance rosse, mi sento bollente. Continuo a muovere impercettibilmente il bacino. Dovrei tenerlo fermo ma non riesco a stare buona. Voglio che la cucitura continui a torturarmi, voglio che il leggins continui a scoparmi. Cerco di domare i capelli che selvaggi mi coprono il viso, quando al di là del vetro e della porta, ti vedo. "Finalmente!" Esclamo rialzandomi veloce. "Ehi ma che succede? Ci sei stamattina o no?" "Scusami Ale, scusa" sussurro mentre cerco di darmi una calmata. "Finalmente" sussurro ancora con un filo di voce mentre un brivido caldo mi fa tremare di emozione. Sono stordita. Come un automa ti fisso dallo specchio. Indossi pantaloni neri e maglietta grigia a ...
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