Il restauro parte 2 di 2
Data: 05/10/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Zindo
... fessura tra le natiche che, con quel poco di pelo che c'era ed un pizzico di fantasia poteva anche sembrare che fosse una figa.
Filippo, in piedi ai bordi del letto, mi spronò:- Che fai? Te ne stai a guardare in disparte? Aggregati, dai ..- e con un gesto degli occhi mi indicò la zona intima di Carlo, quasi come a propormi di sostituire la mia mano a quella con cui Carlo si palpava e si masturbava.
In realtà io non stavo solo guardando ma mi stavo anche masturbando, desiderando senza osare chiederlo, di sostituirmi a Filippo.
Accolsi l'invito e salii anch'io sul letto. Ero proprio imbranato, non avevo il coraggio di mettere in pratica i vari desideri istintivi che mi venivano. Non seppi andare oltre l'avvicinarmi col mio corpo a quello di Carlo, premendo contro la sua anca il mio pene e, con molta ansia, allungando una mano sulla sua, quella con la quale si stava toccando. Lui sospese di nuovo il pompino che stava elargendo a Filippo per girarsi verso me, tirarmi quasi verso la sua bocca e, cingendomi mi baciò, introducendo nella mia bocca la lingua agile e travasando anche un poco di saliva. Non è che sentii anche il sapore del cazzo di Filippo che era appena stato nella sua bocca, ma ci pensai e quasi a voler cercare proprio quel sapore più azionai anche io la mia lingua nella sua bocca. A quel punto mi sciolsi e la mia mano corse rapidamente a cercare il cazzo di Carlo per stringerlo, segarlo, godermelo e farlo godere.
Sentii su di me troppe mani, infatti ...
... anche Filippo era salito sul grande letto, stava in ginocchio vicino alle nostre teste, ci accarezzava le spalle a tutti e due e cercava di far scorrere il suo pene verso le nostre bocche avvinghiate tra loro. Non saprei se fu bravo Filippo nei movimenti o io e Carlo ad agire per istinto ma un attimo dopo ci stavamo contendendo il suo lungo e duro cazzo con le nostre bocche. Altro che provare schifo, appena sentii sulle labbra la morbida pelle di quel duro cazzo sulle mie labbra già umide del salivato bacio avvertii una piacevolezza nuova ed immensa, il desiderio di fare mio quel boccone sottraendolo al più esperto Carlo. Per il piacere del fortunato Filippo ce lo leccammo a doppia bocca per un bel po, poi io riuscii ad impossessarmene infilandomelo nella bocca e Carlo si dilettò a leccare le palle. Non so se feci un buon lavoro o un disastro da principiante, ma so che quel mio primo pompino me lo ricordo ancora per quanto mi piacque...e non fu neanche un vero pompino, ma solo un assaggio. Già perché dopo avermi fatto deliziare un poco, Carlo mi sottrasse il pane dalla bocca, pardon il pene dalla bocca, e da come se lo iniziò a lavorare non c'era spazio per me e per poterlo contrastare. In compenso però si era girato e si era posizionato con le chiappe all'aria, allargando anche una natica dall'altra con una sua mano per esibire anche il suo orifizio. Filippo con gli occhi me lo indicò come a dirmi ”dai, prendilo, ti sta offrendo”. Osai andare temendo d'essere scacciato, invece ...