1. Lolita


    Data: 06/10/2019, Categorie: Prime Esperienze Autore: marcosala, Fonte: Annunci69

    ... con questo gioco mi provocò un’erezione inaspettata, tant’è che lei poi cominciò a muoversi e sfregarsi ancora di più.
    
    Ad un certo punto la sentii fare un grande sospiro e dopo poco si calmò. Finimmo la ricerca, mi salutò e andò via di corsa, non potei però fare a meno di vedere gli slippini bagnati all’altezza della sua patatina, capii tutto in un secondo, la ragazzina minuta e timida conosciuta qualche mese prima era diventata una procace ed impertinente donnina. Ovvio che subito dopo detti sfogo da solo alle voglie. Mi chiusi in bagno e mi feci una sega come da tempo non mi capitava, mi bastarono pochi colpi e fiotti di sborra irrorarono in W.C.
    
    Il giorno dopo, ragionando sul fatto, mi vennero dei sensi di colpa. Non riuscivo a capire come avevo potuto. Per me era quasi una figlia. Mi chiedevo cosa avrà pensato di me Gabriela, se questa storia l’avesse turbata, insomma mi facevo mille domande.
    
    I mie sensi di colpa però scomparvero qualche giorno dopo quando Gabriela entrando di corsa in casa e mi chiese con l’innocenza di un angelo: “ Zio, la prof geografia ci ha chiesto di fare una scheda di una regione italiana, mi aiuti come settimana scorsa? ” Wwaaoo…. Allora non era turbata, anzi forse le era piaciuto o forse aveva programmato tutto lei ed io ero solo una marionetta di cui lei tirava i fili? Al momento la cosa non mi interessava, l’idea di poter ancora giocare con lei mi eccitava da morire. Mi ricordo ancora come era vestita, aveva una maxi T-Shirt che le ...
    ... faceva da vestitino, infradito e slippini bianchi con dei cuoricini. “ Zio posso venire ancora sulle tue gambe? “ La mia risposta mi parve ovvia. Lei comincio il suo solito balletto sul mio grembo, i movimenti non erano più casuali come la prima volta ma erano mirati a provocare uno sfregamento del suo culetto sul mio cazzo e della patatina sulla mia gambe. Quel culetto sodo non ci impiego molto a farmelo indurire, nel frattempo io con la scusa di abbassarle la maglietta che ormai salita, le arrivava alla vita, le palpeggiavo le cosce e anche lei a sua volta diventava più impertinente, con la scusa di abbassarsi la maglietta sotto il culetto approfittava per toccarmi il cazzo duro. Ad un certo punto i suoi movimenti diventarono sempre più veloci poi furono seguiti da una serie di contrazioni dovute all’orgasmo raggiunto, un sospiro e come se nulla fosse, mi salutò e scappo via. Questa volta non ebbi bisogno di andare in bagno a farmi una sega, avevo sborrato direttamente nei boxer grazie ai suoi movimenti e toccamenti.
    
    Si era creata una situazione paradossale, quando lei veniva da me per usare il computer sapevamo cosa poi doveva succedeva, ma nessuno di noi aveva il coraggio di parlarne ne prima ne dopo o di andare oltre quel gioco, movimenti sapevamo che erano mirati ad un certo scopo ma volevamo entrambi credere che fossero casuali.
    
    Qualcosa che smosse le acque successe qualche settimana dopo. Avevamo comprato un mobile all’Ikea per la camera della mansarda, erano ormai ...
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