Mia sorella e la febbre alta
Data: 01/11/2017,
Categorie:
Incesti
Autore: professionista81, Fonte: RaccontiMilu
Questa è un’esperienza incredibile che mi è successa l’inverno scorso. Io ho 25 anni, sono di Pescara dove vivo con la mia famiglia, composta dal sottoscritto, mia sorella, mia madre e mio padre. Era il periodo di natale e mia sorella si era beccata una di quelle influenze che durano una settimana intera con picchi di febbre molto alta. Lei è una bella ragazza, bruna, corpo minuto, viso rotondo, bei lineamenti, capelli scuri. Due belle labbra carnose, una seconda/ terza di seno e un bel culetto ben proporzionato al resto del corpo. Erano ormai due giorni che aveva la febbre alta e mia madre le dedicava tutte le cure possibili. I miei hanno il negozio sotto casa e mia madre saliva e scendeva in continuazione durante la giornata per vedere come si sentiva mia sorella. Il terzo giorno di influenza di mia sorella però stando io a casa dall’università, in quanto sabato mi presi un po’ cura di lei. Io voglio molto bene a mia sorella, siamo molto legati, ci diciamo tutto e passiamo tanto tempo insieme ma mai avrei pensato di passare un’ esperienza di questo tipo con lei. Come dicevo quel sabato essendo a casa dall’Università mi presi cura di lei, dicendole di farmi sapere come potevo aiutarla, tra l’altro mi misi a studiare in cameretta sua per controllare come stava. Intorno alle 11 di mattina, la raggiunsi con i miei libri in camera e la vidi pian piano addormentarsi nel suo letto. Passata un’oretta vidi che mia sorella (all’ora sedicenne), iniziava ad agitarsi e sudare nel ...
... letto. Spostava la testa a destra e sinistra. Mi avvicinai al suo letto le posi una mano sulla testa e sentii che scottava, molto. Mi preoccupai immediatamente, la svegliai e le chiesi di misurarsi la febbre; aveva quasi 39. Così le dissi ‘dai Roberta, vado giù a chiamare la mamma così ti viene a vedere’. Lei con la voce tutta impastata e con le sue labbra tutte screpolate dalla febbre mi disse, che OK avrebbe aspettato la mamma. Io mi precipitai giù dai miei in macelleria ma, essendo l’antivigilia del natale, la macelleria (una delle più rinomate di Pescara) era presa d’assalto. A malapena mia madre era riuscita a drimi ‘falle prendere una supposta, appena posso salgo su’. Così risalii subito, le presi una supposta dal credenziale della cucina e gliela passai, dandole l’in bocca al lupo. Passata una mezzora tornai in camera dia mia sorella, bussando prima di entrare e mi avvicinai a lei per chiederle se si sentiva meglio, ma guardandomi con gli occhi bassi mi indicò un tovagliolo sul comodino. Quando aprii il tovagliolo vidi che cera una supposta, con la capocchia un po’ rovinata e le chiesi cosa ero successo, anche se avevo già intuito. Roberta mi confessò che non era riuscita a infilarsi la supposta da sola e mi pregava di aiutarla. Io un po’ in imbarazzo e arrossendo, le dissi ‘va bè Roberta, faremo finta che sono il dottore.. ‘ e abbozzammo entrambi un sorriso. Buttai così la vecchia supposta e ne presi un’altra dalla dispensa in bagno. Quando tornai in camera trovai mia ...