1. Psicoterapia di coppia (II parte)


    Data: 22/08/2017, Categorie: Etero Autore: Stefano60, Fonte: EroticiRacconti

    ... Quasi la cosa fosse programmata subito dopo il matrimonio lei rimase incinta, nonostante non avessimo smesso con le precauzioni. Ciò la costrinse a smettere l’università. Dopo un anno, si iscrisse a Biologia a Roma per non fare più la pendolare. Nostra figlia nacque nel 1980 e ci impegnò parecchio per i tre anni successivi, era molto vivace. Poi quando aveva 4 anni facemmo la prima vacanza: una settimana bianca in Trentino lasciando la bambina con i miei. E lì si aperse la seconda fase del nostro rapporto, quella che ancora oggi lo segna profondamente. Il primo tradimento da parte di mia moglie (o almeno credo sia stato il primo…)” “Fermiamoci, qui. Mercoledì vedrò la signora”. SEDUTA CON VERONIKA “Allora, Veronika, ripartiamo dall’inizio della vostra convivenza”. “Fu un periodo bello e brutto al tempo stesso. Bello perché eravamo finalmente solo noi due, in una casa nostra, con un letto dove dormire e fare l’amore. Ma purtroppo vennero fuori alcuni difetti caratteriali di Roberto che avrei dovuto recepire e leggere meglio. Il suo modo di fare l’amore era sempre lo stesso. Anzi, diciamo, lui mi scopava. I tempi glieli posso descrivere al minuto: un po’ di baci, petting spinto poi cominciava a leccarmi la vagina finché gli facevo capire di essere pronta. Poi me lo infilava e di solito durava abbastanza, almeno quello. Ma di orgasmi in contemporanea ne abbiamo avuti pochi. Doveva quasi sempre tornare a stimolarmi il clitoride con la lingua perché venissi anche io. Poi era ...
    ... sesso muto, a parte i suoi urli e mugolii all’eiaculazione. A me sarebbe piaciuto che mi parlasse, anche usando parolacce nel caso, ma niente. Le accenno a un episodio che, se fossi stata più coraggiosa, mi avrebbe fatto fare scelte diverse: lui era dentro di me dopo i soliti ripetitivi preliminari. Gli dissi:” Dimmi qualcosa!” E lui: “Che c’è per pranzo?”. Forse voleva solo essere spiritoso, ma io ne fui ferita veramente. Per variare un po’ sul tema gli concedevo spesso di penetrarmi analmente, cosa che ovviamente gli piaceva molto. Quanto al sesso orale so che a lui piacevano molto i pompini, ma non amavo avere il suo sperma in bocca, era veramente amaro (almeno a confronto con quello di altri uomini con cui avevo avuto praticato l’atto); quindi glielo prendevo in bocca ma poi lo toglievo quando stava per venire. A lui andava comunque bene. La vedo perplessa, dottore. Immagino si domandi perché non ho raccolto i segnali di pericolo?” “Beh, sì. In effetti la domanda sorge spontanea…” “Io vengo da una famiglia semplice, non povera ma proletaria. Mio padre era impiegato alla Siemens e mia madre lavorava in un supermercato. Per me frequentare un medico, che era ciò che io stessa avrei voluto diventare, era molto bello. Sposarlo poi… In più era di famiglia benestante anche se con un padre stronzo che non mi ha mai sopportato. E Roberto non mi difendeva quasi mai, anche questo ha pesato nel nostro rapporto”. “Suo marito mi ha parlato di certe foto…”. “Ah beh, ci avrei scommesso. È un ...