Angie nei motel
Data: 07/10/2019,
Categorie:
Trans
Autore: angietrav
Mi è sempre piaciuto andare nei motel, e soprattutto che mi ci portino i maschi. Mi fa sentire femmina e, quel che più mi eccita, amante clandestina. Ho vissuto in sud America per qualche anno, laggiù ce ne sono molti di motel, di solito alle periferie delle città. Mi piaceva farmi venire a prendere a casa, ero giovane, nessuno mi conosceva, e non avevo problemi a mostrare la mia bisessualità e particolare femminilità. Quindi il maschio, o i maschi (alcune volte son venuti in due), venivano a prendermi a casa, nella notte, e si andava in un motel dove io facevo godere i miei amici per qualche ora. I controlli non erano molto stretti, si entrava al motel in macchina passando per una ricezione dove solo ti guardavano senza chiedere niente e si andava, seguendo le indicazioni di un inserviente, direttamente a parcheggiare in un garage sotto la stanza. Qui si chiudeva il garage e si saliva nell’alcova: grande letto, specchi dappertutto, televisione con film porno, comodino con preservativi offerti dalla casa, bagno. Da una finestrina, appariva l’inserviente, chiedendo al maschio, e solo a lui, di mostrare (non consegnare) il suo documento ed ordinavamo da bere. Io intanto mi preparavo per il maschio latino focoso, ed ancor più focoso se sposato. Mi eccitava molto entrare al motel seduta accanto al guidatore e se c’era un secondo maschio, lui si nascondeva sdraiandosi sopra il sedile posteriore.
Da quando son tornata in Italia, ciò non è più possibile, qui i controlli sono ...
... più esigenti, chiedono i documenti di tutti e due gli ospiti, per questo sempre evito hotel e motel e preferisco essere ospitata o se possibile ospitare. Però quella volta ho fatto un’eccezione, l’amico, conosciuto sul sito di incontri, era troppo invitante per dirgli di no, e quindi ho accettato la sua proposta di incontrarci alle 14 (in pausa pranzo, proprio come una coppia clandestina!) nel motel vicino all’uscita dell’autostrada, a metà cammino fra casa mia e la sua.
Sono quindi arrivata, ancora come maschietto, con buon anticipo (alle 12) alla ricezione del motel, ho parcheggiato, sono entrata, ho consegnato il mio documento, ho pagato e ricevuto la chiave dell’appartamento. Quindi lì mi sono diretta. L’appartamento è spazioso, con le finestre aperte ma le serrande abbassate, regna un fresco ombroso di tarda primavera. Dalla serranda abbassata, a quest’ora, vedo il via vai di coppie etero, mi emoziona essere qui, anch’io come femmina aspettando l’uomo per il mio incontro clandestino, mi sarebbe piaciuto entrare al motel assieme al mio maschio, ma …non si può avere tutto …, e forse per il mio amico non sarebbe stato conveniente …
Invio un sms, informando del numero dell’appartamento “…io sono già qui, ti aspetto alle 2… bacio , Angie”. Quindi mi preparo con calma ed attenzione, come sempre, però questa volta c’è l’eccitazione e l’ansia di essere sola in un motel, in attesa di un maschio che ancora non conosco e non so se verrà o …” me la darà buca…”. Già perché anche ...