1. Il fotografo - parte 2


    Data: 08/10/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: foxtied

    ... – “Quindi finite le foto cosa vorresti fare?” – “Ricompensarti per la disponibilità… ma ogni cosa a suo tempo” – “Era questo il vero scopo? Avere un uomo da legare e usare sessualmente con la scusa del servizio fotografico? – “No, assolutamente… ma credo che piaccia a entrambi questo gioco, no?” Sorrido ma non rispondo.
    
    “Togli l’accappatoio e le pantofole e sdraiati nudo sul letto…”
    
    Mi avvicino al letto, tolgo l’accappatoio, i siedo e, tolte le pantofole, mi sdraio nel centro del letto, già dotato di corde dove serve. Mi lega a gambe e braccia divaricate, molto tirato verso i quattro angoli, ben immobilizzato ma, come se non fosse abbastanza, mi lega anche le ginocchia per divaricare di più le gambe e poi collega i gomiti alle gambe. Infine una corda tira le caviglie verso l’interno, bloccandole anche nella parte centrale del letto stesso. Il pene è eretto e durissimo, questa posizione espone completamente i genitali.
    
    Mi imbavaglia con un anello molto largo che mi tiene ben aperta la bocca, serrato e poi fissato al letto. Anche il collo viene legato e bloccato al letto. Finito di legarmi e imbavagliarmi, va al tavolo e ne torna con diversi “giocattoli”: un plug anale, delle pinzette, delle cordicelle e un anello vibrante, nonché un bavaglio gonfiabile.
    
    Senza dire una parola, sale sul ...
    ... letto e, mettendosi tra le mie gambe, mi lega lo scroto, separando i testicoli: poi mi avvolge il pene alla base con qualche giro di cordicella, applica l’anello vibrante e poi prosegue con altri giri, fino al glande scoperto. A questo punto prende il plug, lo bagna con del lubrificante e inizia a infilarmelo dentro… lentamente… ma alla fine completamente dentro, fino alla base. Tanto per gradire, mi lecca il prepuzio e me lo succhia un po’, per renderlo ben duro e amplificare la costrizione delle corde che lo stringono. Scende dal letto e, dopo avermi leccato e stuzzicato i capezzoli, mi applica due morsetti, stringendoli lentamente fino a sentirmi mugolare… poi collega due cordicelle dai morsetti all’anello vibrante che mi ha messo intorno al pene, tirandoli in modo da sollecitarmi i capezzoli ad ogni movimento.
    
    Per completare il quadro, mi infila la palla gonfiabile dentro l’anello che mi tiene la bocca aperta, e lo gonfia fino a riempirmi il palato e bloccarmi la lingua. Si sofferma qualche istante a guardarmi così immobilizzato, toccandosi tra le gambe, quasi tentato dal tirarselo fuori e masturbarsi.
    
    “Se mi lasciassi andare ora, ti sevizierei a lungo… ma prima le foto, siamo qui per quello”. Io invece mi convinco sempre di più che lui cercasse proprio quello: seviziarmi. Altro che foto.. 
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