Donatella cap.1 - incontro e conoscenza
Data: 01/11/2017,
Categorie:
Feticismo
Autore: FrancoT, Fonte: EroticiRacconti
... Affondai la lingua tra le sue pieghe scoprendo i suoi sapori ed il suo corpo vibrò. Mi aiutai con le dita, mentre la sua schiena si inarcava in preda al piacere. Venne quasi subito, in silenzio, senza poter urlare il proprio piacere, ma io non le diedi tregua e continuai a leccarla finché ella non venne una seconda volta. Non smisi nemmeno in quel momento. Volevo continuare a leccarla e poi penetrarla direttamente lì, su quel tavolo inutilizzato da anni, ma la cosa non mi fu possibile nell'immediato, perché ella mi spinse improvvisamente lontano. “Cazzo, cazzo” disse ella quasi allarmata ”Spostati, spostati!”. Io inizialmente non capii, ma feci quello che mi disse e mi scostai di lato appena in tempo per non essere colpito da un fiotto caldo di urina che zampillò dalla sua passera e si riversò a terra. Restai a bocca aperta osservando quel liquido chiaro dal leggero odore di piscio, uscire dalla sua passera. Inizialmente avevo pensato che aveva squirtato ma poi riconobbi subito l'odore di piscia. “Cazzo!”, riuscii a dire. “Oh mio Dio. Scusami, scusami. Non so cosa dire, ma non mi hai lasciato tregua...”, mi disse ella, mortificata mentre il getto si affievoliva. Mi avrebbe spiegato poi che in quel momento avrebbe voluto sprofondare, ma non era riuscita a trattenersi. Non sapendo cosa dirle, non le dissi nulla, ma scoprii che quella scena mi stava eccitando parecchio. Non avevo mai pensato di trovarmi in una situazione del genere. Quando fui certo che ella ebbe finito, mi ...
... avvicinai al tavolo. Avevo ancora i pantaloni abbassati e dentro di me la voglia di possederla era tanta e non avrei certo rinunciato a quella occasione perché ella non aveva saputo trattenersi dal pisciare. Lei si era spostata vicino al bordo del tavolo per evitare di pisciare sul tavolo stesso e alcune gocce di urina erano ancora ferme sui peli della sua passera. Allungai la mano e le sfiorai il sesso che era caldo e bagnato, poi le strofinai la mano sopra che si bagnò subito del suo liquido. “Che fai?”, mi chiese a quel punto, con tono mogio e mortificato. “Mi prendo quello per cui sono venuto fin qui sotto rischiando di farmi pisciare in faccia!”, le risposi. Così mi posizionai tra le sue gambe, poggiai il mio membro eretto contro al suo sesso e con un leggero colpetto di reni le entrai dentro. “Sei sicuro?” chiese ella “Non hai schifo?”. “Per niente”, le risposi e le chiesi di sdraiarsi sul tavolo, cosa che ella fece subito, allargando le cosce e chiudendo i piedi dietro alla mia schiena. “Oh Dio, scopami allora!”, mi disse. Solo a quel punto si lasciò andare e sentii il mio membro riempire il suo sesso. Si rilassò ed io potei così entrare completamente dentro di lei e dare il vero inizio alla nostra storia. Le presi le tette tra le mani ed iniziai a dare un certo ritmo alla mia azione. Mi piaceva e anche a Donatella piaceva. Iniziò ad ansimare ed a muoversi per agevolarmi e quando fui sul punto di venire, le chiesi se potessi restare dentro di lei. “Se non riesci a ...