1. L'onda


    Data: 09/10/2019, Categorie: Etero Autore: Mima, Fonte: EroticiRacconti

    ... energicamente il suo corpo contro il mio, sentivo distintamente l’erezione tra le gambe e le sue mani che scivolavano sempre più in basso a cercare il mio sesso. La marea mi stava portando via, ma era così piacevole, così piacevole che ne ero felice e speravo non mi lasciasse più andare. Sentii il suo tocco delicato sulla mia intimità e fui come svegliata da una scossa di piacere. Volevo di più, volevo essere amante e complice, volevo che anche lui si abbandonasse completamente a me. Feci per allungare le mani verso di lui ma queste vennero bloccate saldamente dalle sue. “questo giorno lo dedichiamo solo a te, ma sappi che domani sarà il contrario!” Cosi dicendo riprese il suo lavoro e iniziò a penetrarmi velocemente con le sue dita, aumentando progressivamente la velocità. Non avevo nemmeno avuto il tempo di replicare che mi ritrovai con la testa abbandonata al cuscino, gli occhi chiusi per assaporare ogni momento e i gemiti che ormai scivolavano dalle mie labbra senza alcun pudore. Ebbi il primo orgasmo della mia vita, una scossa bollente che ...
    ... si propagò per tutto il mio corpo donandomi piacere ma, soprattutto, ridandomi quella carica erotica che mi mancava ormai da tempo. Appena mi fui ripresa iniziai a baciarlo con fervore, passione, dedizione. “Mi dispiace, ma non posso aspettare a domani” esordii con un tono di voce che non ammetteva obiezioni, guardandolo dritto negli occhi, sorridendo. Era come se mi fossi trasformata: le insicurezze, le paure, erano così lontane che mi sentivo leggera come una piuma. Da quella notte l'onda non tornò più, ero libera, ero viva, mi sentivo al sicuro fintantoché c’era lui a scacciarla. Non era amore, non era dominazione, era pura complicità, mi lasciavo guidare da lui attraverso le onde, lo seguivo alla cieca, certa che la sua corrente e la mia corrente ci avrebbero portati soltanto in porti sicuri. Un’altra vibrazione improvvisa mi fece tornare alla realtà. La conferenza era quasi finita, il led del telefono lampeggiava, sullo schermo due messaggi: “ho voglia di te e scommetto che ne hai anche tu” “ti sto aspettando” La marea era tornata a prendermi. 
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