1. Ferie


    Data: 10/10/2019, Categorie: Etero Autore: iceofhell

    Ciao a tutti, questo è il continuo del racconto: "Dopo la giornata al mare finalmente ferie", buona lettura e spero vi piaccia!
    
    Entrati nel ristorante io e T. prendemmo posto a tavolo, una volta scelto dalla carta dei vini iniziammo con un'antipasto di prosciutto di cinghiale abbinato ad un buon rosso, finito l'antipasto e la prima bottiglia prendemmo: bis di fettuccine ai porcini e tagliatelle al ragù di cervo anche questo abbondantemente innaffiate da due bottiglie di rosso, per secondo optammo per un'ottimo filetto di manzo in crosta di sale con contorno di verdure tutto unito ad altre due bottiglie sempre di rosso.
    
    Fra una portata e l'altra la temperatura si stava riscaldando, ci avvicinavamo sempre di più, ridevamo e scherzavamo come se non ci fosse nessuno vicino a noi, mentre stavo tagliando un pezzo di quel gustoso filetto T. mi si avvicinò all'orecchio e dopo un sorso di vino e con voce chiaramente brilla e sensuale mi disse "Ho tolto il perizoma, sotto non ho nulla, e l'arietta fresca che me la sta sfiorando mi sta facendo bagnare, sono un lago, ho voglia"; all'udire quelle parole mi stavo soffocando.
    
    Dopo aver ripreso fiato, deglutito e scolato in due secondi un'intero bicchiere dissi "Tieniti la voglia per dopo, voglio farti urlare di piacere, cerca solo di non bagnare il vestito".
    
    Un pò indispettita ma anche consapevole che intendevo realmente quel che le avevo detto, scolò il bicchiere, se ne versò un'altro e si rimise a cenare.
    
    Di tanto in ...
    ... tanto sentivo che allungava la mano per constatare lo stato della mia eccitazione in mezzo alle gambe, ad ogni palpata l'erezione aumentava sempre di più, assieme alla voglia nel suo sguardo molto malizioso.
    
    Che cena sarebbe se non terminasse col dolce? Quindi dopo aver consumato quello, e finito l'ennesima bottiglia, questa volta un moscato (lo so, lo so, il moscato è un vino da "donne" ma T. non beve prosecco quindi mi sono dovuto adattare a meno di non bermene una io da solo... ), caffè ed amaro offerto dalla casa.
    
    Usciti dal ristorante, che ormai stava chiudendo, eravamo entrambi piuttosto su di giri con tutto l'alcool che avevamo bevuto e T. iniziava ad essere un pò instabile suoi suoi tacchi da 12 per cui ridendo dopo avermi quasi fatto cadere decise che era il caso di toglierli e procedere verso l'albergo scalza. Continuando a ridere come due scemi e provocandoci con frasi come "Appena arrivo in camera ti strappo tutto e te lo succhio fino a prosciugartelo" oppure "Aspetta di essere dentro e domani non sarai in grado di camminare da quanto ti scoperò questa notte"; frasi che normalmente non ci saremmo detti, ma in quel frangente non facevano altro che aumentare la nostra libido.
    
    Ad un centinaio di metri dall'ingresso dell'hotel convinsi T. a rimettere i tacchi e cercando di darci un contegno, salutammo la ragazza alla reception, ci dirigemmo all'ascensore per arrivare alla nostra camera e mettere in pratica tutte quelle fantasie che ci eravamo detti poco ...
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