1. The storyteller 0.1


    Data: 12/10/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Aletheia, Fonte: EroticiRacconti

    «Provate a immaginare che vicino all'entrata di casa vostra, nell'angolo in alto della pensilina, o dietro la grondaia, o vicino al numero civico accanto alla porta, un'ape inizi a studiare dove costruirsi l'alveare. Il giorno dopo le api sono due: misurano, analizzano, progettano, zampettando qui e lì. Voi lasciate correre, non è ancora il momento d'intervenire. Il giorno seguente le api sono quattro e voi iniziate a dirvi che dovrete andare a comprare un insetticida...» Quando uscivano a pescare, e si fermavano a dormire nelle tende, tra una birra e una sigaretta, una gara di rutto libero e una corsa giù dall'argine per andare a ferrare una carpa, i discorsi ruotavano attorno agli argomenti più diversi. Non le api, di solito. Ma se era Ian a parlare ci si poteva aspettare qualsiasi cosa. «Un giorno, dopo aver perso il conto di quante volte vi sarete dimenticati di fermarvi a comprare qualcosa per liberarvi di loro, noterete che hanno costruito l'alveare e voi non avrete fatto un cazzo per fermarle...» Di solito erano il calcio, le moto e le freccette, non necessariamente in questo ordine e Nicholas, che rimpiangeva i tempi in cui poteva fare motocross prima di spappolarsi un ginocchio, in un incidente in cui aveva rischiato molto di più, buttava sempre giù qualche sorso di troppo. S'immalinconiva, si guardava le gambe, ma poi gli passava grazie a Ian, che con la sua voce riusciva a portare via tutto, un po' come la corrente del fiume porta via la spazzatura. «Non siete ...
    ... mai stati punti, nemmeno da bambini, perciò non sapete cosa si prova. Non sapete nemmeno se siete allergici o no...» La maggior parte del tempo parlavano di ragazze: quelle che si erano scopati, con particolare entusiasmo per quella sera d'inverno, quando la macchina di David non era più ripartita dopo che era stato in camporella con la sua fidanzata - "com'è che si chiamava, quella che faceva quei pompini pazzeschi" - quando aveva dovuto chiamare tutti i ragazzi per farla ripartire. Loro erano arrivati e, vedendo che i finestrini erano ancora appannati, gli avevano chiesto ridacchiando "Beh! E voi cosa ci siete venuti a fare qua?" e lui aveva risposto "Quello che non avete fatto voi, tutta la sera...". Solo poi parlavano delle ragazze che si stavano scopando al momento, o che avrebbero voluto farsi. «Non resta che cercare di smantellarlo, con tutte le accortezze che i vostri vecchi vi avranno raccomandato almeno cento volte e sperare di non morire per uno shock anafilattico... Lo fate e venite punti una volta. Tutto sommato non è troppo doloroso e, dopotutto, respirate ancora... Perciò la situazione non può essere così catastrofica, no? Tutte le precauzioni che vi avranno insegnato vi saranno sembrate inutili e forse vi sentirete persino orgogliosi.» Ciò che aspettavano più di ogni altra cosa era ascoltare Ian, rispondendo a un bisogno di quand'erano bambini: cresciuti insieme, passavano spesso la notte gli uni a casa degli altri e si raccontavano storie, per strappare alla ...
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