Simona la calda tettona - Racconti Erotici

Simona la calda tettona

La mia vicina di casa era una ragazza di una trentina d’anni , abbastanza in carne e con la pelle sempre abbronzata.

Lei e il marito avevano condiviso con me e mia moglie alcune cene ed eravamo soliti intrattenerci in chiacchierate nei nostri giardini confinanti.

Simona, questo era il suo nome, non aveva mai attirato la mia attenzione se non per quella quinta che sormontava il suo petto e che più di una volta aveva scatenato le mie fantasie.

Poi Simona diventò mamma ed iniziammo a vederci meno , presa com’era dal suo nuovo ruolo.

Col passare del tempo , si sentivano chiaramente gli strilli del suo bimbo che di dormire proprio non aveva voglia ; questa cosa iniziò a scatenare delle discussioni trai neogenitori.

Pensai che tutti coloro che sono genitori ci sono passati e che ci vuole un po’ di pazienza.

Un giorno mentre ero solo in casa a guardare la tv , sentii suonare alla porta ; andai ad aprire ed era Simona con un faccino triste.

Mi chiese di mia moglie ed io risposi che era fuori fino a sera ma che se voleva fare due chiacchiere poteva entrare.

Lei annuì non troppo convinta e poi entrò .

Parlammo del più e del meno fino a quando la vidi diventare un po’ più triste ; a domanda rispose che col marito le cose non andavano molto bene.

Io risposi che era normale, era un periodo di transizione della loro vita e che sarebbe passato.

Lei però mi frenò …il suo problema era che suo marito veniva meno ai suoi doveri coniugali.

Io rimasi un po’così ...

... e poi cercai di fare qualche battuta per togliermi dall’imbarazzo di quella conversazione.

Dissi che con una bella ragazza vicino sarebbe stato difficile trattenersi ; lei annuì ma disse che il marito era molto freddo.

Di nuovo le dissi che io non avrei resistito ad una simile tentazione … lei si stupì un po’ e mi disse che era sorpresa di ciò che dicevo.

Era convinta che essendo mamma , avesse perso il suo fascino ; io le dissi il contrario , ma lei mi fece notare il suo fisico un po’ appesantito.

“Con un seno così ci credo che sei appesantita” la buttai sul ridere ; lei rise e poi mi disse che quello era uno dei problemi.

In pratica il marito non la toccava per paura di crearle problemi con il latte ; io non sapevo che dire.

Dopo un attimo le dissi “beh magari un massaggio potrebbe tornarti utile” ; lei acconsentì.

La feci sedere e mi misi in piedi dietro di lei , frizionandole le spalle.

Le piaceva molto e chiuse gli occhi.

Il mio massaggio continuo sul collo e poi sul davanti…e poi un po’ più in giù.

Aveva un vestito intero scollato e dall’alto potevo ben vedere quel ben di Dio…qualche chilo di sane tette davanti a me.

Inizia lentamente a scendere…sempre di più…fino a che lei mi domandò fin dove volevo arrivare.

Io ero paonazzo e tremolante ma non riuscii più a fermarmi.

“Se non lo fa tuo marito, lo faccio io” ; non ebbe il tempo di capire che le mie mani erano avvolte intorno al suo florido seno. Era morbido e pieno, il che provocò ...